Desio, il mistero buffo dell’appalto neve: se la ditta brianzola ha gli spazzaneve in Calabria…

7 dicembre 2013 | 13:02
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Desio, il mistero buffo dell’appalto neve: se la ditta brianzola ha gli spazzaneve in Calabria…

Meno male che la prima nevicata dell’anno è stata solo una “spolverata”. Tempo clemente, per i “pasticci” del Comune di Desio sul bando di gara per il servizio di pulizia delle strade in caso fiocchi.

Meno male che la prima nevicata dell’anno è stata solo una “spolverata”. Tempo clemente, per i “pasticci” del Comune di Desio sul bando di gara per il servizio di pulizia delle strade in caso fiocchi (la stessa da cui è partita la recente inchiesta anti-corruzione in municipio). Una gara che, tratteggiata qualche settimana con contorni drammatici dall’ex vicesindaco e senatrice Lucrezia Ricchiuti (“nessuna ditta vuole partecipare per le intimidazioni della ‘ndrangheta”), sta assumendo sembianze quasi ridicole: dopo tre bandi deserti, al quarto tentativo è stata assegnata a una impresa di Verano Brianza che…”I controlli effettuati ci hanno permesso di verificare che aveva la sede operativa in Calabria – dice il sindaco Roberto Corti – e non aveva assolutamente tutti i mezzi necessari e previsti nel capitolato”. Assurdo, se si pensa che nel capitolato è previsto che alla prima nevicata, appena parte l’input del Comune, i mezzi (22 tra lame, spargisale, autocarri vari) devono essere operativi sulle strade massimo in un’ora di tempo….Nemmeno con motore Ferrari o eliche sulle lame spazzaneve.

Quindi? “Lo abbiamo assegnato alla seconda classificata – spiega il sindaco – che ha sempre la sede qui in Brianza”. Ma, come sopra, è una assegnazione provvisoria: “Dobbiamo fare tutte le verifiche del caso…”. Chissà se ci saranno altre sorprese….

Di certo, dopo i primi tre bandi a risposta zero (sul piatto ci sono 200mila euro, non noccioline), l’Amministrazione ne ha fatto un altro a invito: 8 imprese chiamate all’appello e solo due che hanno risposto. Appunto la prima, già in fuorigioco, e la seconda. Per cui si attende…. sperando che nel frattempo non nevichi copiosamente, “o dovremo chiamare l’esercito”, temeva all’inizio di questa bianca, buffa e inquietante, storia, il primo cittadino.