Monza, divampa la polemica sul nuovo comando dei vigili del fuoco

31 dicembre 2013 | 23:26
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Monza, divampa la polemica sul nuovo comando dei vigili del fuoco

La nuova struttura costata cinque milioni di euro e due anni di lavoro rischia di trasformarsi in cattedrale nel deserto a causa della cancellazione delle Province. I sindacati lanciano l’allarme

Si scrive nuovo comando provinciale dei vigili del fuoco, ma si legge ennesimo spreco all’italiana. Costruita a tempo di record dopo che da Roma arrivò il via libera all’istituzione della nuiva Provincia di Monza e Brianza, la palazzina di via Cavallotti avrebbe già dovuto essere occupata dal personale del nuovo comando dei pompieri. Invece, la struttura, costata 5 milioni di euro e oltre due anni di lavoro è vuota e a meno di sviluppi nei prossimi mesi, rischia di rimanere inutilizzata. L’Unione sindacale di base dei pompieri ha già lanciato l’allarme, cercando chiarimenti sia da Milano che Roma senza però trovare riscontro. Il nuovo comando, infatti, oltre a non avere più ragione di esistere dal momento che palazzo Grossi dovrebbe essere eliminato nel giro di qualche mese, è una amministrativa, quindi dotata di uffici e sale convegni, mentre il distaccamento monzese dei pompieri è esclusivamente operativo.

Insomma, un pasticcio che non sarà facile risolvere e potrebbe aggiungersi anche il caso della nuova questura in fase di ultimazione sull’area dell’ex caserma IV Novembre: il cantiere sarà ultimato entro il 2014 ma anche in questo caso, quando sarà arrivata l’ora, inevitabilmente si porrà la questione. Il prefetto, Giovanna Vilasi, tuttavia, ha cercato di smorzare i toni. Secondo il prefetto, infatti, il comando provinciale dovrebbe comunque essere utilizzato come palazzina d’appoggio quando inizieranno i lavori di ristrutturazione del distaccamento operativo (e comunque uffici e sale convegno servono sempre) e per quanto riguarda la questura, l’attuale organico del commissariato di viale Romagna non dovrebbe essere troppo sottodimensionato.