Niente patteggiamento per il pirata che uccise “Bea” Papetti

6 dicembre 2013 | 00:53
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Niente patteggiamento per il pirata che uccise “Bea” Papetti

Ha investito ed ucciso la sedicenne Beatrice Papetti, per poi fuggire e presentarsi in caserma una settimana dopo. Gabardi El Habib ha cercato di arrivare al patteggiamento della pena, ma andrà a processo

Ha investito ed ucciso la sedicenne Beatrice Papetti, per poi fuggire e presentarsi in caserma una settimana dopo. Gabardi El Habib ha cercato di arrivare al patteggiamento della pena, ma sia il Pm che il Giudice del Tribunale di Milano, hanno rifiutato l’istanza fissando il processo per rito abbreviato il prossimo 13 gennaio.

Era la sera del 10 luglio scorso, “Bea”, così la chiamavano tutti, quando la sedicenne di Gorgonzola stava rientrando a casa con il cugino, in sella alla sua bicicletta. Gabardi, che viaggiava a bordo del suo furgoncino blu, non ha visto la giovane e l’ha travolta, uccidendola sul colpo. Invece di fermarsi però, l’uomo ha tirato dritto, secondo l’accusa cercando di far perdere le sue tracce. Una settimana dopo, si è presentato dai carabinieri.

Ottenuti i domiciliari, il commerciante marocchino ha presentato richiesta di patteggiamento, ma il Pm Laura Pedio, titolare del fascicolo, ed il Gup del Tribunale di Milano Simone Luerti, l’hanno rigettata. Si va a processo il 13 gennaio.