Province capro espiatorio: “Non sono loro lo spreco di soldi”

13 dicembre 2013 | 03:21
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Province capro espiatorio: “Non sono loro lo spreco di soldi”

L’ufficio studi dell’associazione piccoli artigiani e imprenditori di Mestre ha pubblicato uno studio sulla spendig review. Il risultato finale dice che saranno risparmiati solo 500 milioni di euro su 12 – 13 milioni

“L’abolizione a tutti i costi delle Province significa voler creare un capro espiatorio rispetto ad una cattiva gestione della cosa pubblica”: e’ il parere di Giuseppe Bortolussi, responsabile dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, l’associazione artigiani e piccole imprese di Mestre.

In laguna, gli analisti della associazione hanno deciso di fare i conti in tasca alla “spending review” dalla quale è nata l’idea di tagliare le Province. E il risutato finale delle verifiche non ha fatto altro che confermare quanto già si era ampiamento intuito: le Province faranno la parte dell’agnello sacrificale.

“Fin dall’inizio – ha spiegato Bortolussi – sono stato molto perplesso che si trattasse un argomento di questa importanza in maniera cosi’ leggera, senza dati e documenti. Da un nostro studio, risulta che il risparmio sarebbe di 500 milioni su 12/13 miliardi di euro, che ci sembra poco”. Da qualche parte, tuttavia, bisogna pur iniziare e in molti considerano l’abolizione degli enti intermedi come un segnale di buona volontà. Bortolussi, però, la vede in maniera diversa.

“Inoltre – ha precisato – non mi sembra che le Province siano il centro di spreco in Italia. Per questa ragione e’ sospetto questo attacco, questo carosello mediatico che ha portato la gente a credere che il problema siano le Province. In Italia i problemi sono tutt’altri e stanno da un’altra parte. Anche abolendo le Province, ci si accorgera’ che non ci sara’ un gran risparmio, anzi”.