Bernareggio: doveva curarsi ma invece spacciava per la Brianza

Agli arresti domiciliari, aveva un permesso per recarsi all’ospedale per curare una patologia ortopedica ma invece di curarsi aveva messo in piedi una capillare attività di spaccio insieme alla sorella e alla fidanzata. In manette un ventunenne di Bernareggio.
Agli arresti domiciliari, aveva un permesso per recarsi all’ospedale per curare una patologia ortopedica ma invece di curarsi aveva messo in piedi una capillare attività di spaccio insieme alla sorella e alla fidanzata. In manette un ventunenne di Bernareggio.
Pregiudicato, M.G. 21enne di origini siciliane, viveva agli arresti domiciliari insieme alla sorella, anch’essa pregiudicata, in un appartamento di Bernareggio. Con loro anche la fidanzata ventenne del ragazzo, che aveva deciso di aiutare il compagno nell’attività di spaccio. Per eludere gli arresti domiciliari l’uomo, per una patologia ortopedica, era riuscito ad avere una ventina di permessi per recarsi in un’ospedale milanese per le cure. Ma invece di sottoporsi alle terapie, portava ai propri clienti la droga richiesta: la sua zona di spaccio spaziava dal vimercatese, al meratese al trezzese.
Le indagini sono partite dopo che i carabinieri non lo hanno trovato al domicilio per diverse volte: hanno quindi verificato alla struttura ospedaliera di Milano la sua presenza, ma anche lì non si è mai presentato. In un primo momento accusato di evasione, dopo la perquisizione domiciliare le accuse sono diventate di spaccio e detenzione di sostanze stupafacenti. In casa l’uomo aveva 752 grammi di Marijuana, cocaina, hashish, sostanza da taglio e 25mila euro in contanti. Nell’abitazione della fidanzata erano nascosti un altro mezzo chilo di marijuana e diversi grammi erano nascosti anche nel baule della macchina della sorella.
Tutti e tre si trovano ora nel carcere di Monza in attesa di giudizio.