Carate-bis: rinvii a giudizio per presunta corruzione, pgt “oliato”

Rinviati a giudizio per presunta corruzione. Rinviati a giusizio tre imprenditori e l’ex Vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Antonino Brambilla.
Rinviati a giudizio per presunta corruzione. E’ stata questa la decisione del Gip del Tribunale di Monza, in merito alla richiesta di rinvio a giudizio del Pm Donata Costa nei confronti di tre imprenditori e dell’ex Vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Antonino Brambilla. Le accuse di presunta corruzione sul Pgt cittadino arriveranno in aula il prossimo 20 giugno.
L’inchiesta, già nota per la prima fase conclusasi con quattro patteggiamenti e due condanne in abbreviato, si rifà alle presunte ipotesi corruttive relative a cambi destinazione d’uso nel Piando di Governo del Territorio di Carate Brianza, avvenuti tra il 2007 ed il 2001. Secondo l’accusa, in cambio di nuove soluzioni per le aree di via Lombardia e via Marengo, Brambilla avrebbe ricevuto una tangente da 390mila euro da un accordo preso con il defunto Paolo Vivacqua ed altri indagati, per poi prenderne ulteriori 150mila in accordo con Giussani, Longoni ed Altobelli, per eliminare un vincolo all’edificabilità delle aree di via Tagliamento.
Giorgio Giussani, Walter Longoni, Calogero e Angelo Miceli, verranno processati secondo rito ordinario, mentre Brambilla secondo immediato, come da lui richiesto. Saranno invece processate come soggetti giuridici anche le società immobiliari ‘Bre srl’ di Carate Brianza, ’31 srl’ di Seregno e ‘Loviro srl’ di Milano, a cui si accodano i patteggiamenti con pagamento di pena pecuniaria la fallita ‘Edil V.L.B.’ di Lissone (ritenuta dagli inquirenti in capo all’imprenditore Paolo Vivacqu, ucciso a colpi di pistola nel suo ufficio 2011) e la ‘Quadratea srl’ di Seregno.