Shakespeare non sarebbe Shakespeare. Presentata ieri la teoria che cambierebbe la storia

Secondo le ricerche facenti capo al Centro Studi Floriani “William Shakespeare” sarebbe il nome di un’organizzazione letteraria costituita da tre individui.
Studi che hanno portato a conclusioni incredibili, che addirittura potrebbero cambiare la storia della letteratura mondiale quelli esposti ieri allo Sporting Club di Monza nel corso di una delle cene organizzate dal Rotary Club Monza Est.
Corrado Panzieri e Saul Gerevini hanno esposto ai convitati il risultato di tanti anni di studio, volti a chiarire in maniera definitiva chi fu veramente l’autore delle opere attribuite a “William Shakespeare”. Una presa di posizione, la loro, che, se confermata in ambiti accademici istituzionali, potrebbe avere conseguenze davvero incredibili.
«I primi dubbi sulla reale identità del Bardo – ha raccontato a MB News Corrado Panzieri – risalgono alla fine del Cinquecento, quando Robert Green inizia a sollevare alcune perplessità. Ma è solo nel tardo Ottocento che questi dubbi si intensificano, per poi venire analizzati con maggiore capacità critica agli inizi del Novecento. In particolare, nel 1929 il giornalista italiano Santi Palladino afferma che il vero autore delle opere shakespeariane sia stato Michel Agnolo Florio, un letterato italiano che tra i primi aveva aderito alla Riforma di Lutero».
Le ricerche facenti capo al Centro Studi Floriani e condotte per lunghi anni da Corrado Panzieri, ricercatore storico letterario, dallo studioso Saul Gerevini e dalla ricercatrice inglese Giulia Harding, hanno in parte confermato le teorie di Palladino e in parte aperto nuovi, sorprendenti scenari.
«Dopo vent’anni di viaggi e di ricerche in Italia e in Europa – ha concluso il dottor Panzieri – possiamo affermare che l’attore di Stratford ‘William Shakspere’ e ‘William Shakespeare’ sono due entità ben distinte. ‘William Shakespeare’ è infatti il nome di un’organizzazione letteraria dove l’attore di Stratford ‘William Shakspere’ ha avuto un ruolo determinante ma non fondamentale. All’interno dell’organizzazione le opere sono state scritte da diverse persone: un ruolo di primo piano è da attribuire a John Florio e a suo padre Michelangelo».
Per approfondimenti consultare i siti www.shakespearetoitaly.it e www.shakespeareandflorio.net
In fotografia in apertura, da sinistra, Giorgio Lupieri del Rotary Club Monza Est e lo studioso Corrado Panzieri.