Viale delle industrie come un cimitero: protesta del Coordinamento «9 dicembre»

Una quarantina le croci bianche nel presidio di Monza del coordinamento «Nove dicembre Monza e Brianza». Un cimitero simbolico, certo, ma che alla vista risulta indiscutibilmente di grande impatto.
Circa una quarantina le croci bianche nel presidio di Monza del coordinamento «Nove dicembre Monza e Brianza». Un cimitero simbolico, certo, ma che alla vista risulta indiscutibilmente di grande impatto. «Le croci bianche sono state poste in memoria dei tantissimi imprenditori che in Italia si sono tolti la vita a causa di questo Governo» ha spiegato Jonny, portavoce del coordinamento monzese .
Prosegue dunque senza sosta la pacifica protesta che porta la firma del coordinamento: sono ormai trascorsi 45 giorni da quando la folta schiera di “cittadini italiani stanchi di essere derubati dal governo illegale” (così si sono definiti i membri del movimento ndr) ha occupato viale Stucchi.
Insieme alle croci, i cittadini hannno posto anche uno striscione e diversi lumicini. «Sabato 25 gennaio saremo a Milano per un presidio davanti al consolato indiano: i nostri Marò non sono ancora tornati a casa e lo Stato deve assolutamente attivarsi. – presegue Jonny – Domenica 26, invece, insieme ai sindaci che sostengono la nostra iniziativa ci ritroveremo in viale Stucchi per una manifestazione pacifica».
Il 2 febbraio scadrà il permesso che l’Amministrazione locale ha concesso per occupare l’area antistante il Brianteo: «È nostra precisa intenzione chiedere il rinnovo: il nostro è un presidio ad oltranza, non ci arrenderemo fino a quando non ci avranno ascoltati».
Diverse però le segnalazioni da parte dei residenti della zona che si dicono stufi di vedere il presidio: «È passato più di un mese – spiegano – L’amministrazione deve prendere una posizione. I fini sono di certo nobili ma la situazione deve finire. Siamo stanchi di vedere l’accampamento alle porte di Monza».