Fini tra contestazioni e applausi: «Non capii l’indole di Berlusconi»

24 gennaio 2014 | 10:01
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Fini tra contestazioni e applausi: «Non capii l’indole di Berlusconi»

«Non fonderò un partito ma continuerò a fare politica». A parlare è Gianfranco Fini che, ieri 23 gennaio, è sbarcato a Monza, per chiarire le regioni che hanno ispirato il suo comportamento.

«Non fonderò un partito ma continuerò a fare politica». A parlare è Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale che, ieri 23 gennaio, è arrivato a Monza, per chiarire le ragioni che hanno ispiratole sue scelte e per presentare la sua ultima fatica letteraria. «Si può fare politica anche senza sedere in parlamento, scrivere un libro è fare politica». Urban Center gremito: tra i tanti sostenitori non sono comunque mancate le critiche. fini a monza pubblico mbLegalità, crisi economica, immigrazione: Gianfranco Fini è stato un fiume in piena. «È necessario garantire ai cittadini che la giustizia sia uguale per tutti – ha spiegato – Anche io ho le mie responsabilità, è necessario fare dell’autocritica. Sul fronte economico la destra non deve rinunciare a competere con la sinistra sulle questioni sociali. Oggi il mondo del lavoro è complesso, non possiamo ingannare gli italiani dicendo che i bei tempi torneranno. Oggi i giovani sono in crisi e costituiscono la nuova categoria del welfare». Le polemiche certo non sono mancate e, come da copione, puntuale è spuntata la questione “casa di Montecarlo”: «Sulla vicenda non c’è molto da dire – ha commentato – la Procura ha indagato e il caso è stato archiviato perchè il caso non sussiste. La macchina del fango che mi ha colpito si è innescata a causa dell’errato modo di fare informazione da parte sia dei giornali di destra che di sinistra. Vi è l’abitudine di sparare troppo spesso a zero: il rispetto è essenziale, la calunnia è vergognosa». Gianfranco Fini ha poi spiegato i suoi rapporti con Silvio Berlusconi non senza qualche “rasoiata”. «Ho conosciuto Silvio Berlusconi durante la crisi di governo, lui è un uomo di mercato e ha creato Forza Italia dalla notte al giorno compiendo un miracolo. Per parecchio tempo il rapporto tra Alleanza Nazionale e FI è stato il simbolo della collaborazione. Il mio errore è stato non capire l’indole del Cavaliere: o si fa come dice lui o si viene messi alla porta. Io sono stato cacciato perchè mi rifiutai di appoggiare la decisione di abbreviare i tempi di prescrizione processuale. Berlusconi non ammette contraddittorio: è un ottimo imprenditore ma fare politica è tutt’altra cosa». Diverse le voci polemiche che si sono alzate dal pubblico presente in sala: «Dov’è la destra? Ora dove dovremmo collocarci?» Ferma la risposta di Fini, che sulla questione non ha espresso dubbio alcuno «Io non dirò mai e poi mai che la destra si può fare al fianco di Silvio Berlusconi».