Funino for Unicef: a Desio per carpire i segreti del Barcellona

C’erano due tecnici arrivati appositamente dalla Svizzera e due, addirittura, dal Brasile. C’erano diverse Federazioni del mondo collegate in streaming per la diretta.
C’erano due tecnici arrivati appositamente dalla Svizzera e due, addirittura, dal Brasile. C’erano diverse Federazioni del mondo collegate in streaming per la diretta. C’erano, attorno ai campi, personaggi come Filippo Galli e Aldo Dolcetti del Milan, Stefano Bellinzaghi dell’Inter, i vertici del Settore giovanile scolastico Figc Lombardia. Soprattutto, c’erano loro, in campo, i protagonisti: un centinaio di Pulcini di Inter, Atalanta, Monza, Lumezzane, Albinoleffe, Lombardia1, Real Meda e Aurora Desio, padroni di casa.
Tutto questo e molto altro il giorno dell’Epifania, presso lo Sporting Club di Desio dove si è svolto “FUNino for Unicef”, il primo torneo ufficiale di FUNino in Italia (promosso dall’Aurora Desio e da Brianzatornei): il gioco 3 contro 3 a quattro porte, creato da Horst Wein e sviluppato nella cantera del Barcellona. Un torneo rivoluzionario – che diventerà una tesi universitaria – che ha riscosso interesse, ammirazione, entusiasmo, testimonato da commenti unanimi. Grazie alle idee e alle varianti dello stesso Wein, giunto appositamente da Barcellona, e del prof. Marcello Nardini, presidente della Horst Wein Association.
Chi ha vinto? Il gioco, i bambini. Che hanno potuto mostrare creatività e talento senza l’assillo del risultato, senza lo stress degli ordini dei genitori (vietato dare indicazioni ai ragazzi), senza le direttive durante il gioco degli allenatori. Solo divertimento allo stato puro: rivoluzione in corso. Che nella stessa serata di lunedì si è meritata, non a caso, anche la ribalta di 90esimo minuto, dove ne ha parlato Adriano Bacconi.