I carrozzieri contro la riforma Rc Auto. Al via la mobilitazione a difesa della categoria

«Non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe RC Auto e di una finta liberalizzazione».
È quanto sostengono i Carrozzieri di Confartigianato e delle altre Associazioni che hanno proclamato una mobilitazione nazionale delle imprese del settore.
Si contesta la misura, contenuta nel ‘pacchetto’ di norme sulla riforma dell’RC Auto, che rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati (vale a dire far riparare il veicolo esclusivamente nelle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime).
«In questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia» denunciano Confartigianato e le altre Associazioni.
Il Decreto Legge è entrato in vigore il 24 dicembre. Per questo le Associazioni di rappresentanza hanno deciso di collocare un presidio unitario permanente davanti al Ministero dello Sviluppo Economico attivo dal 13 gennaio e per tutta la durata dell’iter di conversione del Decreto Legge 45/2013.
Inoltre, una mobilitazione nazionale unitaria si svolgerà domani presso il Centro Congressi Capranichetta, in Piazza Montecitorio, dalle ore 11, con l’obiettivo di trasmettere ai rappresentanti di Governo e del Parlamento argomentazioni e proposte circa gli specifici punti critici del Decreto. In particolare gli emendamenti che verranno proposti da Confartigianato e dalle altre Associazioni in sede di conversione saranno incentrati sui tre punti considerati più problematici: risarcimento in forma specifica, cessione del credito e tempi della procedura di risarcimento.