Lissone, firme per riordino norme gioco d’azzardo. In Lombardia 1200 ludopatici

In piazza per dire no alle slot machine e alla dipendenza patologica da gioco.
In piazza per dire no alle slot machine e alla dipendenza patologica da gioco. Sabato 25 gennaio, dalle 10 alle 18.30, i consiglieri comunali di Lissone sostengono la legge di iniziativa popolare “Tutela della Salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di gioco d’azzardo” attraverso una raccolta firme che si terrà in piazza Libertà. Non solo, 18 locali “No Slot” di Lissone, dal 19 al 26 gennaio, aderiscono alla settimana “No Slot… Yes Party!”, promuovendo eventi, giochi di società e attività di gruppo all’interno dei propri locali.
«È importante – commenta il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi – che i cittadini con la propria firma si sentano protagonisti contro il gioco d’azzardo. Non si tratta di essere proibizionisti ma di proporre un riordino nei confronti di un fenomeno che nasconde patologie e mina il benessere collettivo. Tracciabilità dei flussi e dei titolari delle società che forniscono queste apparecchiature, controllo evasione tributaria e, specialmente, un aiuto per le persone in difficoltà».
Nella città del mobile, su un totale di 103 bar (escluse le tabaccherie), sono già 34 i locali che hanno aderito alla campagna “No Slot” promossa dall’amministrazione. «Inizialmente erano 25 ma nuove sottoscrizioni arrivano quasi giornalmente», dice il primo cittadino. Lissone, inoltre, conta 5 sale da gioco, 1 sala scommesse e 1 club privato.
I dati forniti da Asl Monza e Brianza e diffusi da Monguzzi dicono che sul territorio di Monza e Brianza nel 2012 erano 124 gli utenti presi in carico per ludopatia, numero lievitato nel 2013 fino a 148, di cui l’85% residenti sul territorio. In Lombardia sono circa 1200 i pazienti.
«Una statistica che non tiene conto della quantità di persone sommerse dal problema – specifica Monguzzi – che sottraggono a lavoro e affetti molte delle proprie risorse».