Mercato immobiliare ancora in affanno, transazioni e prezzi in caduta libera

23 gennaio 2014 | 00:38
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Mercato immobiliare ancora in affanno, transazioni e prezzi in caduta libera

I dati dicono che per quanto riguarda gli scambi, il numero delle compravendite immobiliari chiude il 2013 in calo, sia nel capoluogo (-10,5%%) che in provincia (-11,6%)

E’ ancora un mercato in profonda difficoltà quello dell’immobile brianzolo. Camera di commercio ha pubblicato le ultime rilevazioni sull’andamento di transazioni e prezzi nel 2013 e il risultato finale è decisamente sconfortante: in entrambi i casi sono stati registrati segni negativi.

“Il 2013 si chiude per il mercato immobiliare in Brianza con una situazione che vede ancora un’offerta in esubero rispetto alla domanda –ha dichiarato Mauro Danielli, Presidente dell’Osservatorio del territorio e degli immobili della Camera di commercio di Monza e Brianza- Credo che il 2014 sarà caratterizzato da un andamento dei prezzi ancora in diminuzione ma a ribasso contenuto, che renderà più attraente il prodotto, nonostante la domanda potrebbe risultare in qualche modo frenata dalle insicurezze sul futuro, legate alla situazione economica generale”.

I dati dicono che per quanto riguarda gli scambi, il numero delle compravendite immobiliari del residenziale chiude il 2013 in calo rispetto al 2012, sia nel capoluogo (-10,5%%) che in provincia (-11,6%). I prezzi, complessivamente, si contraggono mediamente sia in città che in provincia: scendono del 4,2% in sei mesi a Monza, con un costo medio di 1.940 euro al mq, mentre il resto della Brianza registra una contrazione semestrale di -1,1%, con un costo medio di 1.338 euro al mq.

Analogamente al prodotto usato diminuisce anche il prodotto “nuovo”. Si mantiene, invece, più marcata in Brianza la differenza tra nuovo e usato. Per quanto riguarda gli affitti, Giulio Carpinelli, coordinatore Fimaa Milano e Monza, ha spiegato che “nel secondo semestre del 2013 si assiste alla diminuzione dei canoni di locazione in tutti i comparti” e che “il numero dei contratti di locazione resta comunque elevato, rappresentando la soluzione alle necessità abitative del mercato delle richieste”. In altre parole, “i proprietari stanno iniziando a considerare vantaggioso locare gli appartamenti a canoni convenzionati, aderendo poi alla “cedolare secca”.