Monza, volantinaggio in piazza contro l’abolizione delle Province

Giunta e consiglio sono scesi in piazza per protestare contro il decreto Del Rio che prevede l’abolizione degli enti intermedi. Palazzo Grossi costerebbe a ogni brianzolo solo un euro e 20 centesimi all’anno
Volantini e caffé contro la cancellazione delle Province. La giunta e il consiglio provinciale sono scesi ieri in piazza Roma, proprio sotto i portici dell’Arengario, per protestare contro il decreto del ministro Del Rio che prevede l’eleminazione degli enti intermedi in nome della spending review.
Assieme al presidente, Dario Allevi, c’erano diversi assessori e numerosi consiglieri di tutti i partiti. E così come si fa durante i banchetti organizzati per sensibilizzare i passanti, hanno distributi volantini, parlato con la gente e offerto anche caffé. Obiettivo? Far capire ai monzesi (e non solo) che fra tutti i sacrifici possibili per contenere i costi della politica, quello delle Province è il più inutile: “Ciascuno di noi – dicono i consiglieri in coro -, costa un euro e 20 all’anno a ogni brianzolo”.
Non una gran cifra. Grosso modo il costo di un caffé. Eppure fra pochi mesi al posto di palazzo Grossi potrebbbe subentare l’assemblea dei sindaci della Brianza, con tutte le conseguenze del caso per quanto riguarda la gestione di settori importanti come la mobilità o la scuola. Per rendere ancora più efficace la loro iniziativa, i consiglieri provinciali hanno spiegato che volantini e caffè sono stati pagati di tasca loro, con una auto tassazione di 20 euro a testa.