Nube di gas alle porte della Brianza. Unione Artigiani: «Non creare un mini caso-Ilva»

20 gennaio 2014 | 15:11
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Nube di gas alle porte della Brianza. Unione Artigiani: «Non creare un mini caso-Ilva»

Unione Artigiani: “Pur condividendo la necessità di dare assoluta priorità alla salute dei cittadini si deve però evidenziare anche il rischio che corrono almeno una quarantina di piccole imprese artigiane”.

«Non creare un mini caso-Ilva in Brianza». A parlare è l’Unione Artigiani di Monza e Brianza in merito alla vicenda che da oltre un mese vede coinvolto Paderno Dugnano, comune alle porte della Brianza, circa la nuvola di gas proveniente dall’impianto di proprietà di Leganti Naturali srl. Dopo le polemiche suscitate dai disagi per gli odori e gli accertamenti dell’Arpa ora, a detta dell’Unione Artigiani, ad essere a repentaglio sarebbero le ditte dell’indotto e i loro addetti se l’impianto dovesse essere chiuso.

«Non sbattiamo il mostro in prima pagina estremizzando situazioniche possono e devono essere tenute sotto controllo a tutela della salute dei cittadini certo, ma anche del lavoro e delle imprese» si legge in una nota stampa ufficiale diffusa. Pur condividendo la necessità di dare assoluta priorità alla salute dei cittadini «si deve però evidenziare anche il rischio che corrono almeno una quarantina di micro e piccole imprese artigiane che formano l’indotto della Leganti Naturali, per quasi 150 posti di lavoro messi a repentaglio. – spiega il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero – Dopo i controlli effettuati da Arpa Lombardia, che avrebbero scongiurato pericoli per la salute, l’Unione Artigiani invita a tenere conto delle realtà aziendali che rischiano di essere indirettamente penalizzate gravemente da una affrettata chiusura dell’impianto. Nel difendere il legittimo diritto alla salute e contro il disturbo arrecato dagli odori rilasciati nell’aria – conclude Accornero – , occorrerà tenere anche conto delle attività economiche legate all’impianto di Paderno Dugnano e soprattutto degli addetti il cui posto di lavoro potrebbe essere messo a rischio senza effettive ragioni. Sono diverse le imprese artigiane che si sono rivolte a noi manifestando serie preoccupazioni per il futuro a fronte di una situazione che appare del tutto sotto controllo. Accertare approfonditamente situazioni ed eventuali responsabilità, anche attraverso una comunicazione corretta, senza però creare capri espiatori è doveroso per le autorità che richiamiamo al senso di responsabilità».

Andrea Rovelli