Rapina di Cogliate: ore contate per il malvivente in fuga

Sono fasi molto concitate per i carabinieri di Desio che stanno stringendo il cerchio attorno al rapinatore in fuga dopo la rapina da far west di sabato a Cogliate. L’uomo – sarebbe un 60enne di origine meridionale, esperto in questo genere di azioni – potrebbe avere le ore contate.
Non è in fuga ma fermo in un letto del San Gerardo, in codizioni molto critiche, il suo complice: Fabrizio Bartelle, 58enne originario di Cavarzere (Venezia) già noto per reati specifici e arrestato per la prima volta nel 1988 per rapina e tentato omicidio a Milano. Operato per diverse ore, a causa del proiettile che gli ha perforato l’addome, è in coma farmacologico.
Sta molto meglio invece il carabiniere ferito durante la sparatoria seguita all’ufficio postale di via Molino: Domenico Peta, appuntato scelto di 36 anni in servizio presso la tenenza di Cesano, colpito a una coscia, è fuori pericolo. Il militare non è stato ferito con la pistola strappata via da uno dei balordi, come sembrava in un primo momento. Bensì da una calibro 7,65 che il fuggitivo si è portato via. Con essa ha minacciato la donna in auto, facendosi portare fino alla stazione di Ceriano Laghetto.
Non si può escludere che da qui, non riuscendo a salire sul primo treno, possa essere scappato con modalità analoghe, con un’altra auto.