Seregno: arriva il sacco con il microchip. Mariani: “L’obiettivo è il rifiuto zero”

18 gennaio 2014 | 16:46
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Seregno: arriva il sacco con il microchip. Mariani: “L’obiettivo è il rifiuto zero”

La nuova tecnologia prevede l’inserimento di un microchip all’interno del sacco grigio, con il sistema Rfid. Mariani: «L’obiettivo è il rifiuto zero. Una politica che non va d’accordo con gli inceneritori»

«L’obiettivo è lo “Zero Waste”, cioè rifiuti zero». Il sindaco di Seregno, Giacinto Mariani, non ha dubbi e lancia la sfida. «Già oggi a Seregno ricicliamo il 62 per cento dei rifiuti. Vogliamo alzare l’asticella della raccolta differenziata all’80 per cento». Un obiettivo importante quello auspicato dal primo cittadino seregnese che potrà essere raggiunto con il sistema Rfid (Radio frequency identification, evoluzione del codice a barre dei supermercati), un piccolo microchip contenuto nel sacco grigio.

Il nuovo sistema sarà introdotto nelle prossime settimane, in via sperimentale, nei sacchi grigi in un quartiere di Seregno che sarà individuato dall’assessore ai Parchi, all’Ecologia e all’Ambiente Flavio Sambruni con cui il progetto è stato condiviso e sviluppato. «Gelsia Ambiente – ha dichiarato attraverso una nota stampa il presidente Alessandro Boneschi – ha come obiettivo primario quello di massimizzare il riutilizzo dei materiali riciclabili presenti nei rifiuti conferiti dai cittadini. Un’importante azione concreta che la società sta mettendo in atto è quella di adottare la tariffa puntuale per la corresponsione del servizio di igiene ambientale seguendo il principio “chi più inquina più paga”. È quindi necessario un sistema di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti che sia in grado di associare ad ogni singola utenza la reale produzione di rifiuto».

Prima di Seregno, Lissone: nei primi tre mesi di sperimentazione, gli ottimi risultati conseguiti nella zona di sperimentazione portano ad ipotizzare che, nei comuni gestiti, la raccolta differenziata, partendo dall’attuale media del 65%, potrà attestarsi a valori oltre il 75%, una volta che il sistema sarà a regime e che sarà introdotta la tariffa puntuale. «Il nostro obiettivo non è controllare i residenti, ma farli risparmiare. Il progetto Rfid è un incentivo a produrre sacchi neri meno pesanti.Meno produci, più risparmi -ha commentato Mariani – Questa importante rivoluzione nel sistema di raccolta dei rifiuti porterà ad una minor produzione di rifiuti destinati all’incenerimento e quindi ad una riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Una politica che non va d’accordo con gli inceneritori».