Seveso, ma una strada senza buche c’è?

29 gennaio 2014 | 09:43
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Seveso, ma una strada senza buche c’è?

Sembra impossibile trovare strade non “bucate”. uest’inverno non si può nemmeno dare la colpa al freddo o a precipitazioni violente.

Cercare le buche per le strade non è difficile. Il difficile, semmai, è scegliere quale buca sia la peggiore, la più profonda, la più pericolosa; il difficile non è cercare la strada dissestata, ma trovare quella con l’asfalto intatto.

Quest’inverno non si può nemmeno dare la colpa al freddo o a precipitazioni violente: la stagione è stata finora mite, le piogge ci sono state ma non si sono mai trasformate in acquazzoni. Sarà colpa di anni e anni passati ad asfaltare al risparmio, allora. Non stiamo parlando di una via secondaria, ma di Corso Giuseppe Garibaldi a Seveso, la “Comasina”, ovvero la strada principale per arrivare ai comuni limitrofi.

L’asfalto è rovinato in più punti, e i continui “rammendi” fatti negli anni non hanno migliorato la situazione: anzi, in più di un punto si sono create delle buche profonde, pericolose per ciclisti e automobilisti.

Quello di corso Giuseppe Garibaldi è forse il caso più eclatante perché la strada è quella a più alto scorrimento dell’intero paese. Ma ci sono altre vie, meno principali, ma non per questo meno importanti, che non hanno nulla da “invidiarle” in tema di buche.

Si riporta qualche immagine da via Martiri d’Ungheria, tra Seveso e Barlassina, dove si trova anche il Poliambulatorio. L’asfalto è stato rifatto per metà: nella parte rimasta “scoperta” gli automobilisti devono rassegnarsi a sobbalzare come su una strada sterrata.

Per non parlare di via Brennero, stretta tra la ferrovia e il torrente Seveso. La strada dissestata, le buche, gli automobilisti che approfittano dell’assenza di attraversamenti pedonali per correre più del dovuto: un pericolo per chi, pedone o ciclista, si trova a bordo strada.

Nella foto in apertura, buche (rappezzate, e poi di nuovo “bucate”) nel parcheggio della stazione

G.S.