Unioni civili: Monza si prepara ad istituire il registro

28 gennaio 2014 | 02:54
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Unioni civili: Monza si prepara ad istituire il registro

Le coppie saranno ritenute idonee, dunque, se legate da un vincolo affettivo e resteranno pertanto esclusi i vincoli di parentela. Due anni il limite minimo di convivenza, termine che si riduce a soli 12 mesi se la coppia ha un figlio.

Messe in soffitta espressioni come Pacs e Dico ecco ora fare capolino a Monza il registro delle unioni civili.  Un passo importante per il capoluogo brianzolo discusso ieri, 27 gennaio, durante il consiglio comunale cittadino.

«Il registro avrà validità esclusivamente nel comune di Monza – ha spiegato il sindaco Roberto Scanagatti all’Assise cittadina – Sarà considerata unione civile quella vigente tra due persone maggiorenni cha da due anni convivono a nel capoluogo brinazolo». Le coppie saranno ritenute idonee, dunque, se legate da un  vincolo affettivo e resteranno pertanto esclusi i vincoli di parentela. Due anni il limite minimo di convivenza, termine che si riduce a soli 12 mesi se la coppia ha un figlio. Se il registro dovesse essere istituito per accedervi sarà necassario presentare una domanda congiunta al comune di Monza e, trascorsi 30 giorni utili ad attuare le opportune verifiche, si potrà procedere all’iscrizione nel registro.

«Sono emozionato e orgoglioso – ha commentato il capogruppo di Sel Alessandro Gerosa – Questa proposta è nata da una mozione di Sinistra Ecologia e Libertà e da tanti altri.  Le coppie non sposate ma legate da un legame affettivo potranno ricevere le tutele possibili in ambito comunale. Oggi noi stiamo dando dignità a coloro che non ce l’hanno. Persone uguali ai nostri occhi ma diverse agli occhi dello Stato. Coppie omosessuali ed etero che non si vogliono sposare e che per questa loro scelta di vita hanno qualcuno che decide per loro. La sola cosa che conta è l’amore e non il sesso di coloro che lo provano. Questo registro, però, non è indirizzato solo a chi ha una relazione omosessuale ma anche a tutti i conviventi etero».

E se il consigliere Gerosa commenta la novità monzese con entusiasmo, i toni cambiano decisamente in casa di Forza Italia: «Il registro dell eunioni civili non garantisce, non tutela, ma soprattutto è discriminante – ha spiegato il consigliere Martina Sassoli – È inutile, una pagliacciata, e sono  allibita nel sentire parlare di categorizzazione. Il reigistro non ha volore alcuno sul fronte sanitario o pensionistico. Si tratta di aria fritta, stiamo perdendo tempo. Bisogna portare avanti progetti concreti» C’è poi chi, come Pierfranco Maffè (FI), si è detto persino imbarazzato: «Non sono le amministrazioni comunali che devono decidere. Fa impressione che il consigliere Gerosa dica che è motivo di orgoglio perchè non si porterà a casa assolutamente nulla. Bastasse questo per dire che non ci sarà più discriminazione ma in realtà tutti sappiamo che non è così».

Per sapere se il registro delle unioni civile verrà o meno adottato a Monza si dovrà attendere la seduta di giovedì 30 gennaio.