Monza, “Vittime del Dovere”: «Altri riconoscimenti a favore delle vittime del terrorismo»

14 gennaio 2014 | 00:01
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Monza, “Vittime del Dovere”: «Altri riconoscimenti a favore delle vittime del terrorismo»

Si è detta particolarmente soddisfatta l’Associazione monzese “Vittime del Dovere” nell’apprendere le dichiarazioni del Ministro della Difesa, Mario Mauro, in cui manifesta la sua soddisfazione per gli ulteriori riconoscimenti a favore delle Vittime del terrorismo, previsti dalla Legge di Stabilità 2014.

Si è detta particolarmente soddisfatta l’Associazione monzese “Vittime del Dovere” nell’apprendere le dichiarazioni del Ministro della Difesa, Mario Mauro, in cui manifesta la sua soddisfazione per gli ulteriori riconoscimenti a favore delle Vittime del terrorismo, previsti dalla Legge di Stabilità 2014.

In particolare il Ministro sottolinea come sia “necessario e non più procrastinabile estendere alle vittime del dovere i benefici previsti per le vittime del terrorismo concludendo lo studio sul tema avviato da tempo. Uomini e donne, che in Italia e all’estero, mettono la propria vita al servizio degli altri, per garantire alla comunità sicurezza e difesa” e “che sia giusto mettere mano ad una progressiva estensione alle vittime del dovere e loro equiparati dei benefici già previsti in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata enunciato alcuni anni or sonoche purtroppo non ha ancora trovato piena attuazione nel nostro ordinamento”.

«Il 20 e il 23 dicembre 2013 il Consiglio di Stato ha riconosciuto a due Vittime del Dovere, nostri associati, il diritto alla totale equiparazione per i trattamenti vitalizi già attribuiti alle Vittime del terrorismo – ha spiegato Emanuela Piantadosi, presidente dell’associazione – Ringraziamo il Ministro Mario Mauro il quale, anche in altre occasioni si è dimostrato sensibile al tema delle Vittime del Dovere, e che con tali affermazioni apre il dibattito sulla questione dell’equiparazione tra le vittime, tematica sottolineata da anni dall’Associazione. Auspichiamo che il messaggio del Ministro venga accolto e condiviso da tutto l’Esecutivo affinchè in sede parlamentare venga approvato in breve tempo un provvedimento di legge risolutivo dell’annosa questione».