Giussano duplice omicidio: uccide i figli e tenta il suicidio. Perchè?

12 febbraio 2014 | 12:33
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Giussano duplice omicidio: uccide i figli e tenta il suicidio. Perchè?

Una famiglia normale, divenuta inspiegabilmente scenario di una tragedia. E’ questo il quadro entro cui si è verificata la drammatica morte di due bambini, uccisi ieri sera dal loro papà che ha poi tentato il suicidio.

Una famiglia normale, divenuta inspiegabilmente scenario di una tragedia. E’ questo il quadro entro cui si è verificata la drammatica morte di due bambini, uccisi ieri sera dal loro papà che ha poi tentato il suicidio, in via IV Novembre a Paina di Giussano. Ricoverato in prognosi riservata, Michele Graziano potrebbe essere presto ascoltato dagli inquirenti.

Un delitto che non ha senso, che non trova spiegazione in alcun malumore o gesto precedente. E’ questo il sentimento che si percepiva ieri sera per le strade di Paina, dove in via IV novembre un camion dei vigili del fuoco dava luce all’appartamento di Graziano, 37enne dipendente di Esselunga, dal quale l’uomo si stava trasferendo dopo la fine del suo matrimonio. Due ex compagne di vita, due figli. E proprio con i suoi due figli “strappati” per qualche ora alle mamme, l’uomo si è recato nella sua ormai casa dismessa dove (secondo indiscrezioni) pare avesse già pensato di togliersi la vita una volta. Senza un perché, solo lanciando un’ultima chiamata disperata a suo fratello, Graziano ha accoltellato Elena e Thomas, 9 e 2 anni, per poi rivolgere la lama contro di sè, presumibilmente all’addome, tentando a sua volta di uccidersi. Sul posto, insieme V.N., 24enne madre del secondo figlio di Michele, sono arrivati i carabinieri e le ambulanze del 118. Purtroppo per i due angeli non c’è stato nulla da fare. Sconvolta, assistita dal padre, V.M. è stata accompagnata immediatamente lontano da quella palazzina dai mattoni rossi, una volta covo d’amore, oggi scena di tragedia. Le cause del folle gesto del 37enne, che certamente aveva problemi di natura economica ma nulla di più, sono ancora al vaglio degli inquirenti.
“Una insana follia nella normalità” commenta un suo conoscente. La Procura di Monza, che sulla vicenda tiene al più stretto riserbo, potrebbe richiedere per l’uomo una perizia psichiatrica.