Monza: consigli ad oltranza e “vademecum” sul voto. Parla Lamperti

Non si arresta la polemica su quanto accaduto durante la seduta del consiglio comunale di lunedì scorso a Monza. Ora a dire la sua è il consigliere del Partito Democratico, Marco Lamperti
Non si arresta la polemica su quanto accaduto durante la seduta del consiglio comunale di lunedì scorso a Monza. Dopo le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti di Forza Italia e Lega Nord che promettono di occupare simbolicamente questa sera l’aula dell’Assise cittadina, ora a dire la sua è il consigliere del Partito Democratico, Marco Lamperti.
È stato infatti proprio Lamperti a proporre che la seduta del consiglio comunale di lunedì, 24 febbraio, fosse ad oltranza. Iniziativa non gradita da parte dell’opposizione che, per tutta risposta, ha abbandonato i lavori in corso. «Se, come sostiene il Consigliere delle Lega Simone Villa, “la Variante al PGT è stata liquidata in sole due sedute” è perché per ben due volte i gruppi consiliari di Lega Nord e Forza Italia hanno abbandonato l’aula rinunciando di fatto ad intervenire in discussione generale. – spiega Lamperti – Avevano un’ora a testa secondo il regolamento e l’hanno buttata via. I motivi addotti sono stati puramente pretestuosi: nella seduta del 17 un’ipotetica questione pregiudiziale avrebbe dovuto bloccare i lavori dell’aula. Lunedì invece si è pensato bene di accusarmi di tirannia,per via della mia proposta di proseguire la seduta fino all’ultimazione dell’oggetto. Questa “terribile” disposizione (passata coi voti della Maggioranza, del M5S e di CambiaMonza) non ha tolto un solo secondo ai tempi di intervento previsti per i consiglieri, ma semplicemente li ha anticipati da giovedì a lunedì, evitando così una seduta inutile e dispendiosa».
Un fiume in piena Marco Lamperti che non risparmia parole neppure sulla questione “vademecum”: un foglio contenente, punto per punto, tutte le indicazioni da seguire in merito alle votazioni. Il documento apparso tra i banchi dell’aula ha da subito suscitato le polemiche da parte dei consiglieri di opposizione. «La maggioranza è indifferente al dibattito: ormai vota solo quello che vuole il sindaco Roberto Scanagatti. – ha commentato il consigliere di Forza Italia Martina sassoli- La dimostrazione sta nel “vademecum”del Pd in cui erano poste nero su bianco tutte le indicazioni su come votare».
«Sul memorandum mi sembra che si sia voluto fare un caso sul niente, tanto per gettare un po’ di fango sull’avversario politico. – ha commentato Lamperti – Quello schema non proviene dalla Giunta, ma dal mio PC. L’ho scritto io e non abbiamo niente da nascondere. Essendo il sottoscritto il rappresentante del PD in Commissione “Politiche del Territorio” infatti, ho pensato bene – come da prassi consolidata – di avanzare una proposta di voto ai miei colleghi di maggioranza su ogni singolo emendamento pervenuto. Ne abbiamo discusso domenica sera e abbiamo trovato un punto d’accordo su tutte e 18 le proposte di modifica. Lunedì, per semplificare la vita alla maggioranza, ho stampato il memorandum di quello che ci eravamo detti la sera prima e l’ho distribuito. La Giunta – nelle persone del Sindaco e dell’Assessore Colombo – è stata messa al corrente delle nostre decisioni in merito all’ordine del giorno solo nella giornata di lunedì – per altro trovandosi d’accordo con le scelte da noi operate. In aula per due volte abbiamo pure votato in modo difforme rispetto a quanto previsto da quello schema. Quindi niente di così rigido. Tra parentesi: il fatto che delle forze politiche si ritrovino per discutere la materia su cui sono chiamati a votare il giorno successivo penso sia un elemento positivo e di serietà, non certo negativo».