Monza, viaggio nelle scuole “2.0”. Il “Porta”, liceo linguistico e non solo

19 febbraio 2014 | 02:04
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Monza, viaggio nelle scuole “2.0”. Il “Porta”, liceo linguistico e non solo

Scuole e multimedialità, giovani e nuovi mezzi di comunicazione: continua il viaggio di MB News negli istituti superiori della città.

Sono circa 950 gli studenti che ogni giorno varcano la soglia dell’istituto che ha sede in via Della Guerrina, a Monza. Sono iscritti al liceo linguistico, al liceo delle scienze umane e a quello economico-sociale. Ogni anno sono in media una decina le nuove prime che si formano: il liceo linguistico è quello che riceve il maggior numero di richieste, seguono gli altri due “a parimerito”.

Ferdinanda Cremascoli è dirigente dell’istituto dal 2007.

Il “Carlo Porta” e le nuove tecnologie: quali strumenti avete a disposizione a scuola? Come vengono educati docenti e alunni al loroutilizzo?
È un tema su cui abbiamo investito tanto negli ultimi cinque anni. Nella scuola è stata realizzata una rete interna: le innovazioni sono state illustrate in un filmato che è disponibile anche sulla nostra pagina Facebook. Fondamentale per noi valorizzare il ruolo degli insegnanti, fornendo loro tutti gli strumenti necessari allo svolgimento del mestiere: mettere a disposizione di ogni classe una connessione internet e una lavagna multimediale è ormai una necessità. Ogni docente, poi ha disposizione anche un tablet: usiamo il registro elettronico e pian piano stiamo digitalizzando i documenti della segreteria.

Quali strumenti sono invece a disposizione dei ragazzi?
Grazie ai finanziamenti ottenuti con il bando “Generazione Web” di Regione Lombardia lo scorso anno scolastico una classe è stata dotata di tablet e ha iniziato a sperimentare un nuovo modo di studiare. Abbiamo poi in ogni classe un pc, dotato di tastiera e mouse wireless, e un videoproiettore appeso al soffitto: in questo modo ogni aula diventa una finestra verso altri mondi. Nell’istituto ci sono laboratori multimediali e postazioni multimediali che i ragazzi possono utilizzare di pomeriggio al termine delle lezioni. I nostri ragazzi possono essere definiti degli “internet citizens”.

Come si sta modificando l’approccio allo studio?
Il fatto di avere in ogni aula un sistema di videoproiezione, che in pratica svolge le funzioni di una LIM, ha portato molti insegnanti a considerare l’ipotesi di non adottare libri di testo, perché le risorse di rete sono così tante e spesso di così grande qualità che non risulta necessario possedere libri di testo di riferimento. Abbiamo costituito tra i docenti, soprattutto di lingue straniere e italiano, un gruppo di programmazione “Gruppo Risorse Digitali” (GRD) che lavora all’individuazione di risorse da mettere in comune. Alcuni insegnanti di materie scientifiche stanno poi utilizzando in qualche classe libri di testo digitali. La pratica sta sviluppandosi perché le case editrici nel frattempo stanno cominciando a proporre cose molto serie nel digitale.