Ricetta anti-crisi: le aziende di Monza Brianza puntano all’estero

10 febbraio 2014 | 23:55
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Ricetta anti-crisi: le aziende di Monza Brianza puntano all’estero

In tempi di crisi le imprese brianzole guardano lontano. Questo è quanto emerge dal terzo rapporto “Osservatorio impresa Monza e Brianza 2013”

In tempi di crisi le imprese brianzole guardano lontano. Questo è quanto emerge dal terzo rapporto “Osservatorio impresa Monza e Brianza 2013” realizzato dal Criet (Centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio dell’Università Milano Bicocca), Confindustria MB e da Bnl gruppo Paribas.

Circa 900 le imprese che hanno costituito il campione analizzato, tutte associate a Confindustria. «La propensione all’internalizzare anche nei prossimi dodici mesi è significativa – ha spiegato Angelo di Gregorio – docente di economia e gestione dell’impresa dell’Università Milano Bicocca e direttore Criet – Ben il 41% dice sì all’estero, contro il 29% del 2012. Tra i mercati di sbocco, accanto all’Europa, spuntano nuovi paesi, come il Brasile e il Canada».

Dalla ricerca condotta, illustrata questa mattina nella sede di Confindustria in via Petrarca, emerge come il 19% delle aziende mostrino la tendenza ad operare nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), ma non solo: in forte aumento rispetto al 2012 anche Usa, Canada e Messico (16% contrao il 5% del 2012), Europa dell’est (15% contro il 7% del 2012) e Paesi Arabi (13% contro il 10% del 2012). Meno attraente è invece risultata rispetto al 2012 l’Europa: dati alla mano si nota un -24%.

«Le aziende della provincia di Monza e Brianza puntano sempre più sui mercati  internazionali – ha commentato Laura Gavinelli, Project Leader dell’osservatorio MB – Questa scelta deriva sia dall’esigenza di soddisfare il mercato estero sia per via del calo registrato nella domanda nazionale».

Diversi i vantaggi che derivano da questa scelta: dall’acquisizione di nuovi clienti esteri, al miglioramento dell’immagine aziendale, e l’aumento dei profitti. Certo, però, puntare su mercati esteri comporta anche qualche difficoltà: «I limiti dimensionali delle aziende, per esempio – sottolinea Gavinelli – così come il rendere riconoscibile il proprio brand e gli ostacoli doganali».

Dalla ricerca condotta, inoltre, emergono due grandi temi: «L’internazionalizzazione e l’accesso al credito – ha spiegato Gabriella Meroni, presidente del Comitato piccola industria di Confindustria Monza e Brianza – Il primo è tra i punti di forza delle imprese della Brianza che, nonostante la crisi, hanno saputo innovare processi e prodotti ed essere competitive sui mercati esteri. La difficoltà di accesso al credito e dei rapporti tra banche e imprese sono note da tempo. Confindustria MB è al fianco delle aziende attraverso un percorso do formazione mirato a rendere più efficace e paritario il dialogo con le banche».

confindustria monza e brianza ricerca criet mb2Per ciò che riguarda l’accesso al credito, la situazione per il 47% delle aziende è più negativa rispetto al 2012: «Questo è da ricondursi sia alla crisi economica finanziaria in corso sia alle difficoltà riscontrate nell’interfacciarsi con gli istituti creditizi. Circa la crisi i suoi effetti si registrano soprattutto nella rigidità nell’erogare il credito, nell’aumento delle richieste di interesse passivi. Sul fronte difficoltà nell’ottenere credito, si confermano i requisiti di accesso troppo rigidi, una bassa propensione delle banche a condividere progetti industriali e la difficoltà nel recepire la complessa normativa nazionale. Tutti denunciano una forte sofferenza, ma anche la volontà di reagire». ha concluso Gavinelli.