Seveso si ferma: in lutto per la scomparsa del giovane Alessandro Santambrogio

Alessandro Santambrogio è morto ieri cadendo dal suo scooter. Martedì 18 febbraio i funerali, presso la chiesa di Seveso Baruccana.
Non aveva ancora compiuto 16 anni, Alessandro. E a guardare le foto, dimostrava anche meno della sua età: sicuramente si sarebbe offeso a sentirsi dare del “piccolo”, come tutti gli adolescenti. E come tutti gli adolescenti si sarà sentito invincibile andando a scuola la mattina del giorno di San Valentino in sella al suo scooter.
Non è andata così. Alessandro Santambrogio, che abitava a Seveso, nel quartiere Baruccana, con i genitori e il fratellino, ha perso il controllo del suo motorino, forse a causa dell’asfalto ghiacciato. L’impatto per lui è stato fatale, inutile la corsa in ospedale. Erano le 7.40 circa, Alessandro era in via delle Nazioni Unite, a Seregno. Ancora 10 minuti e sarebbe arrivato a scuola: frequentava il secondo anno di elettronica al Centro di formazione professionale Sandro Pertini. Paolo Tagliabue, responsabile dell’Istituto, lo ricorda come un ragazzo benvoluto da tutti: «”Alex” era considerato uno dei migliori allievi del corso, il suo comportamento era esemplare. Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore dei suoi famigliari».
Occhi e capelli scuri, sorriso furbo, le immagini di Facebook lo ricordano con la maglia di Milito, mentre ride con gli amici, in posa da “duro” in sella allo scooter, o, ancora, con le mani sul volante di un camion: «io che guido… non vedo l’ora!» commentava il ragazzo a settembre. Proprio su Facebook il quasi 16enne aveva postato, il pomeriggio precedente alla tragedia, delle foto del suo amato motorino rimesso a nuovo.
Al momento dell’ingresso a scuola, la notizia dell’incidente aveva scosso compagni e professori. Quando all’intervallo delle 11.00 si è saputo che Alessandro non ce l’aveva fatta, la scuola intera si è fermata.
Ed è proprio a partire dalla tarda mattinata che la pagina Facebook del ragazzo ha cominciato a riempirsi di messaggi di dolore, rabbia e rimpianto. Alessio, uno degli amici con cui condivideva la passione per i motori, scrive: «Insegna a Gesù ad impennare. Spero che tu mi stia sentendo, sei nel mio cuore e ci sarai sempre. Non ti dimenticherò mai». Nella foto profilo, Alessio e Alessandro sono seduti vicini, in treno, le braccia intorno alle spalle l’uno dell’altro: l’aria di chi vuole essere già grande e il viso di chi è ancora bambino. Luca: «Lui è sempre qui». Giorgia: «Le persone care non se ne vanno. Non le vediamo, ma le percepiamo». Alessandro: «Con quel sorriso facevi stare bene tutti… So che veglierai sulle persone a te care e sui tuoi amici». Arianna: « Eri fierissimo di questo motorino. Ora puoi usarlo alla velocità che vuoi e guidare tutti gli Scania del mondo».
I funerali si terranno martedì 18 febbraio alle ore 14.30, presso la chiesa di Seveso Baruccana.
G.S.