“Stasera non esco” 3° puntata. Per conoscere il carcere ecco il glossario (monzese)

Si parla spesso di Carcere, ma quanti lo conoscono davvero ? Ogni Carcere è un mondo a sé, una realtà talmente unica da crearsi una lingua propria.
Si parla spesso di Carcere, ma quanti lo conoscono davvero? Sono molte le pellicole in circolazione, anche molto valide, ma non c’è regista, documentarista o fotografo capace di impregnarti i vestiti di quell’odore, scuoterti come il rumore del ferro che sbatte ogni volta che ti chiudono la porta alle spalle, lasciarti nelle orecchie e nella testa gli echi delle voci nei corridoi, negli occhi le facce dei parenti che vanno a colloquio, nel cuore l’emozione di chi esce dopo aver scontato la sua pena o l’angoscia di chi è appena entrato per la prima volta. Ogni Carcere è un mondo a sé, una realtà talmente unica da crearsi una lingua propria, parole che devi imparare a conoscere in fretta se vuoi capire cosa ti succede intorno, sia che tu sia un Detenuto o un Operatore.
Se vi dicessi: “Ha fatto domandina un ragazzo che è finito fra i protetti solo perché gli hanno montato una bicicletta” capireste ben poco della questione.
Ecco allora l’idea di scrivere un breve glossario. Niente di ufficiale ovviamente, anzi, l’intenzione è quella di farvi avvicinare a questo mondo in punta di piedi, magari strappandovi un sorriso ma senza mai mancare di rispetto a nessuno. Per questa ragione ho deciso di tralasciare quelle espressioni un po’ forti che vengono utilizzate solitamente in modo offensivo o provocatorio, parole che dentro hanno il suono della normalità, ma fuori verrebbero vissute sicuramente in modo distorto. L’ordine sarà rigorosamente quello alfabetico.
GLOSSARIO CARCERAIO (Monzese)
Affidamento: misura detentiva alternativa. A seconda del fine pena e delle valutazioni degli operatori, il periodo residuo può essere scontato sul territorio o in comunità. La decisione finale spetta sempre al magistrato.
Agente: non “Secondino” né “Guardia”. Agente è il modo in cui Detenuti e Civili si rivolgono alla Polizia Penitenziaria dentro il Carcere. In alternativa di può fare riferimento ai gradi (Es: Appuntato, Ispettore, Comandante ecc…).
Aria: momento (più di uno) della giornata che il Detenuto è libero di trascorrere in uno spazio aperto insieme agli altri. Tutti gli Operatori sanno che quando c’è l’Aria, per motivi di sicurezza e per permettere il transito dei Reclusi, vengono chiuse le porte che collegano i vari ambienti, quindi se si vuole uscire dall’Istituto senza dover aspettare parecchi minuti, è bene imparare a gestire i tempi e gli spostamenti. L’attesa rimane comunque una costante quotidiana con cui bisogna convivere.
Battitura: azione che l’Agente compie nel controllare con il manganello che le sbarre delle celle non siano state manomesse.
Benzina: termine ironico per definire la terapia farmacologica.
Bicicletta: espressione usata per definire una storia falsa o non completamente vera. (Es: “Non è andata così, gli hanno montato una bicicletta”). Questo è un termine molto importante in quanto una “Bicicletta” può rendere la detenzione di una persona davvero difficile, e spesso viene usata in maniera strumentale per recare danno a qualcuno.
Blindo: Porta di metallo esterna alle sbarre che viene chiusa solo in situazioni particolari.
Branda: letto o materasso all’interno della cella. Spazio dove ogni Detenuto passa gran parte della giornata.
Carrello: servizio di distribuzione pasti che la struttura carceraria fornisce “gratuitamente” ai Detenuti (3 volte al giorno). Il Recluso impiegato in questa mansione viene definito “Porta Vitto” e viene retribuito dall’amministrazione.
Comune: l’aggettivo “comune” viene utilizzato per definire un Detenuto che non appartiene ad altre categorie particolari. La distinzione principale viene fatta per tipologia di reato, ma non è l’unica.
Conta: sinonimo di appello. Viene effettuato più volte al giorno per verificare la presenza dei Detenuti.
Definitivo: persona con condanna esecutiva, da non confondere con altre condizioni tipo Fermato, Indagato, Imputato, Appellante e Ricorrente.
Domandina: modulo cartaceo che permette al Detenuto di chiedere colloquio con gli Operatori dei diversi servizi interni (anagrafe, sportello stranieri, sert ecc…).
Famiglia Cristiana: espressione ironica per definire i giornaletti pornografici.
Gabbia: Sinonimo di cella.
Giorni: periodo di tempo da sottrarre alla pena in caso di buona condotta. (Es: “Ieri ho preso rapporto e mi sono giocato i giorni di questo semestre”).
Infame: termine offensivo che definisce un Detenuto che ha collaborato con la giustizia. Ovviamente nessun Operatore o Agente fa uso di questa espressione. Io personalmente ne critico sempre l’utilizzo, ma con uno scarsissimo risultato. Sradicare questa mentalità è davvero complicato, e spesso accompagna le persone anche dopo la detenzione.
Lavorante: Detenuto assunto dall’amministrazione, o da una cooperativa, per svolgere delle mansioni retribuite all’interno dell’Istituto.
Liberante: Detenuto in procinto di essere scarcerato perché in fine pena.
Matricola: ufficio preposto a gestire tutti i movimenti del Detenuto. Ogni comunicazione tra l’autorità giudiziaria e il Detenuto avviene attraverso questo ufficio.
Nuovi Giunti: termine che identifica sia la sezione che i Detenuti appena arrestati. (Es: “Oggi hanno arrestato un ragazzo, vado ai Nuovi Giunti a fare colloquio”)
Pacco: sacchetto o contenitore che durante i colloqui i parenti consegnano al Detenuto. Solitamente alimenti e/o vestiti puliti fino a un massimo di 20 Kg al mese.
Permessante: Detenuto che sta usufruendo del beneficio “permesso”. Può essere di qualche ora o di qualche giorno. Può essere con accompagnatore o senza. Viene concesso solo in caso di buona condotta, e l’autorizzazione definitiva spetta sempre al magistrato.
Perquisa: controllo che gli Agenti effettuano periodicamente, o ad hoc, nelle celle.
Protetto: Detenuto che ha commesso reati particolari (atti di violenza su donne o minori) e/o ha collaborato con la giustizia, di conseguenza per tutelarlo viene recluso in sezioni apposite. Non tutti i Carceri prevedono questa distinzione.
Radio Carcere: espressione usata per evidenziare che “dentro” tutti sanno tutto di tutti, a volte troppo. (Es: “Come fai a saperlo ?”, “l’ho sentito su Radio Carcere”).
Rapporto: sanzione disciplinare emessa da un Agente in seguito ad un comportamento scorretto e/o violento nei confronti di qualcuno o qualcosa.
Sbobba: termine che definisce il cibo distribuito dal carrello, notoriamente non di altissima qualità, ma io non ho mai verificato.
Scopino: Detenuto addetto alla pulizia dei luoghi comuni. Le celle invece vengono pulite personalmente da chi le occupa. E’ un’attività quotidiana che aiuta anche a passare il tempo.
Spesino: Detenuto addetto alla raccolta delle richieste e alla distribuzione della spesa alimentare nelle celle. Chi può permetterselo, seleziona e compra gli alimenti presenti in una lista fornita dall’amministrazione. Per cucinare in cella vengono utilizzati i fornelletti a gas da campeggio.
Tangenziale: corridoio che attraversa gran parte della struttura dove sono ubicati molti degli uffici presenti in Istituto (Comune, Sert ecc…).
Ora provate a rileggere la frase citata all’inizio, se riuscite a comprenderne il significato potete stare tranquilli, in caso di arresto vi sembrerà tutto più facile, se invece entrerete come Operatori, allora magari ci si incontrerà in tangenziale.
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