“Sembravano tranquilli, poi all’improvviso le fiamme”. Dramma di viale Lombardia, il racconto del comandate

Il racconto del comandante della polizia stradale di Seregno, Gabriele Fersini, protagonista assieme all’agente Lucarini lunedì sera in viale Lombardia.
Sembrava che i manifestanti si fossero convinti a tornare a casa. Lunedì sera gli agenti della Polizia stradale arrivati in viale Lombardia per permettere ad Anas di completare i lavori di posa dei panelli fono assorbenti stavano convicendo i commercianti e gli artigiani della zona a togliere le loro macchine dal cantiere. Ce l’avevano quasi fatta fargli capire che bloccarlo ulteriormente sarebbe servito a poco.
A un tratto, però, qualcosa è andato storto. Gabriele Fersini, il comandante della Polstrada di Seregno che assieme al suo agente, Lorenzo Lucarini, 39 anni, ha strappato alle fiamme Carlo De Gaetano, il ristoratore che voleva darsi fuoco, racconta quegli istanti convulsi e terribili: le minacce, le urla, la bottiglia di benzina e poi le fiamme, sempre più alte e feroci. “Ero a casa con mia moglie e con i miei figli – ha ricordato -, quando pochi minuti dopo le 10 ho ricevuto una chiamata sul cellulare di servizio”.
Era il segnale che le cose in viale Lombardia si stavano mettendo male. E quando Fersini arriva sul posto, capisce che la situzione è delicata. Lavorando di doplomazia, lui e i sui agenti erano riusciti a calmare alcuni dei manifestanti, un gruppo di una mezza dozzina fra artigiani e imprenditori contari alla posa dei panelli troppo vicino alle loro attività, già danneggiate da cinque anni di cantiere. Alcuni di loro, però, sembravano essersi calmati e avevano iniziato a spostare le auto. “Avevo appena finito di avvisare la centrale che qualcuno se ne se stava andando – ha proseguito Fersini -, quando ho visto De Gaetano dare fuoco alle coperta e salrci sopra”.
A quel punto, è scoppiato il finimondo: l’agente Lucarini che scatta per spostarlo, le fiamme che lo avvolgono e lo trafsormano in una torcia umana e Fersini che cerca di evitare il peggio. Lucarini è stato trasportato al centro grandi ustioni del Niguarda di Milano, mentre Fersini è finito al San Gerardo con i polsi e la mani ustionati. “Non sono gravi – ha detto -. Mi ha fatto stare peggio la benzina che mi è finita in bocca e i gas che ho dovuto respirare”.
Sia Fersini che Lucarini sono già stati protagonisti di un salvataggio. Il comandante, assieme alla moglie volontaria della croce rossa, estrasse una donna di 78 anni da una macchina che stava prendendo fuoco. Lucarini invece evitò che un aspirante suicida portasse a termine i suoi propositi.”Siamo addestrati – ha concluso il comandante -, ma agiamo anche d’istinto. Paura? Al momento, dopo sì”