Viale Lombardia Monza, ristoratore si dà fuoco per protesta. Anas lavori fermi

25 febbraio 2014 | 23:06
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Viale Lombardia Monza, ristoratore si dà fuoco per protesta. Anas lavori fermi

Ieri un incontro in prefettura. Sul tavolo alcune alternative ma le barriere si faranno.

Lavori fermi. Almeno per ora. Anas in seguito al disperato gesto del barista che lunedì sera si è dato fuoco su viale Lombardia per protestare contro le barriere antirumore ha deciso di non far ripartire i lavori e di aprire un tavolo di confronto.

Carlo De Gaetano, l’aveva promesso e così ha fatto. Un gesto estremo per dire no all’istallazione delle barriere fonoassorbenti di divisone della Statale 36 dagli esercizi commerciali. Per lui erano la condanna a morte per la sua attività.

Già ieri c’è stato un primo incontro in Prefettura con Comune di Monza, Anas, comitati e una rappresentanza dei commercianti. Sul tavolo sono comparse alcune proposte. Le barriere resteranno anche per ragioni di sicurezza, ma si cercano soluzioni alternative per dare respiro ai commercianti di quella zona, si è parlato di arretramento delle barriere o di tipoligie differenti. Ogni cambiamento dovrà comunque essere approvato e condiviso.

Intanto De Gaetano è stato iscritto nel registro degli indagati dal pm di Monza, Giulia Rizzo per incendio e lesioni. Nel suo folle gesto sono rimasti coinvolti anche due rappresentanti delle forze dell’ordine che sono intervenuti lanciandosi sul commerciante infuocato nel tentativo di spegnere le fiamme.

Dagli ospedali dove sono stati ricoverati i tre feriti giungono nel frattempo buone notizie. Il comandante della polstrada di Seregno, Gabriele Fersini, ricoverato con alcune briciature sulle braccia e bruciore agli occhi, è stato dimesso la sera stessa. De Gaetano, il titolare del bar, è stato ricoverato al San Gerardo di Monza e ne avrà invece per 25 giorni. Il più grave è invece Lorenzo Lucarini, l’agente della polstrada di Seregno, che ha cercato di strappare De Gaetano dalle fiamme. Subito dopo il rigo è stato ricoverato al centro grandi ustioni del Niguarda di Milanocon gravi ferite in faccia e sulle mani. I medici lo tengono sotto osservazione, ma garantiscono che non è in pericolo di vita.