Calcio Monza, ricorso respinto con beffa. Domenica lo stadio sarà tutto chiuso

Oltre al danno la beffa: la Corte di giustizia della Federcalcio non solo ha respinto il ricorso del Monza ma ha “precisato” che l’impianto resterà “off-limits” ai tifosi biancorossi in occasione del mach con il Bassano.
Oltre al danno la beffa: la Corte di giustizia della Federcalcio non solo ha respinto il ricorso del Monza contro la parziale chiusura dello stadio Brianteo nelle prossime due partite di campionato, ma ha “precisato” che l’impianto resterà totalmente “off-limits” ai tifosi biancorossi in occasione dell’incontro di dopodomani contro la capolista Bassano.
Ancora una volta, dunque, la Figc si è scatenata contro l’ultracentenaria società brianzola, bastonandola senza ritegno, infischiandosene delle centinaia di migliaia di euro spesi dalla proprietà nella lotta contro il razzismo. Perché la cosa paradossale è che il Monza è stato sanzionato per i cori razzisti intonati per pochi secondi da 4-5 idioti posizionati nella parte bassa della tribuna centrale su un totale di quasi 4mila spettatori che erano presenti alla finale di andata di Coppa Italia Lega Pro di mercoledì 19 marzo contro la Salernitana.
Il Monza aveva presentato ricorso avverso la decisione del Giudice sportivo, che martedì scorso aveva disposto la “chiusura per una gara effettiva di campionato con decorrenza immediata del settore del proprio impianto sportivo individuabile nella Curva Sud”, dunque per Monza-Bassano in programma dopodomani alle ore 15, e la “chiusura per una gara effettiva di campionato, con decorrenza dalla data di esecuzione della precedente sanzione, del settore del proprio impianto sportivo individuabile nella Tribuna centrale”, dunque per Monza-Torres in calendario domenica 6 aprile alle 15.
Oggi la seconda sezione della Cgf ha però respinto il reclamo “precisando che entrambe le sanzioni dovranno essere eseguite nel corso della prossima gara di campionato”, cioè dopodomani. Un qualunque tribunale civile farebbe a pezzi questa sentenza (e chissà che non lo faccia visto che la società aveva comunicato ieri che “cercherà in tutte le sedi opportune di dimostrarsi estranea alle condotte contestate”) perché la decisione del Giudice sportivo non ha bisogno di interpretazioni. Si può tranquillamente affermare che la Cgf ha dunque modificato la decisione di primo grado senza averne titolo (un ricorso o lo si respinge o lo si accoglie, del tutto o parzialmente).
Insomma, invece di avere metà pubblico dopodomani e metà pubblico sette giorni più tardi, il Monza non avrà pubblico contro la capolista, ma lo avrà tutto intero (circa mille anime) contro la Torres, il cui ruolino di marcia nel girone di ritorno è stato formidabile. Per questa domenica avranno diritto ad accedere al Brianteo solo gli accreditati e i tifosi ospiti. Un’altra tegola per la società. Anche perché l’assurda sentenza è giunta neanche 48 ore prima del match, in programma alle ore 15. E adesso come si riuscirà a comunicare a tutti coloro che hanno già acquistato in prevendita il biglietto di tribuna che non vale nulla? Come si procederà coi rimborsi? Una bella gatta da pelare in pochissime ore. Ma a Roma non frega niente: come al solito fanno i forti coi deboli e i deboli coi forti. Come per gli ululati di centinaia di tifosi laziali verso l’allenatore di colore del Milan, Clarence Seedorf, di domenica scorsa. Solo 40mila euro di multa…
E i tifosi del Monza che faranno? Si sono già organizzati. Gli ultras dei SAB hanno comunicato tramite la pagina Facebook della curva Sud “Davide Pieri” che “fa molto piacere che questa volta la società abbia preso le difese dei propri sostenitori, quelli più fedeli. La curva Pieri risponderà sostenendo la squadra dal piazzale tra curva e tribuna. Tutti presenti per ‘ri-conquistare’ la Prima Divisione tolta l’anno scorso. Fino alla fine”. Il ritrovo è alle 14.Anche i supporters del Monza Club Libertà presenzieranno “nel piazzale fuori dal Brianteo – si legge nel comunicato pubblicato sulla loro pagina Facebook – quale gesto simbolico contro delle leggi inique che allontanano sempre più gli appassionati dagli stadi italiani. Inoltre lo striscione del club verrà esposto dalla parte bianca per segnalare come al club, visto come la totalità dei suoi soci, sia stato negato ingiustamente l’accesso a una partita importante per la quale abbiamo anche pagato l’ingresso (sono quasi tutti abbonati, ndr)”.