Sindaci brianzoli scrivono a Renzi e Brugherio chiede la scuola superiore

Dopo la lettera di Renzi in cui chiedeva ai sindaci di segnalare una scuola da migliorare, i brianzoli si sono dati da fare.
Matteo Renzi ha scritto ai sindaci brianzoli e le risposte non si sono fatte attendere. Il 3 marzo il presidente del consiglio ha steso una lettera rivolta ai primi cittadini di tutta Italia puntando l’attenzione sull’educazione e sull’edilizia scolastica. l neo premier ha chiesto di indicare una scuola che il comune vorrebbe sistemare e migliorare.
Così i sindaci brianzoli hanno preso carta e penna e si sono dati da fare per soddisfare le richieste del presidente. Una lettera molto sentita è stata inviata al Governo dal primo cittadino di Bovisio Masciago. Emanuele Galimberti, chiede un intervento nel settore della scuola primaria. Nel comune brianzolo più di 700 bambini fanno lezione ogni giorno in un edificio vecchio, senza spazi adeguati alle attività ricreative e motorie e con una scarsa gestione del servizio mensa. La richiesta del sindaco va oltre la sistemazione della scuola, ma chiede la costruzione di una nuova struttura in modo da poter suddividere i bambini nei due complessi. Il terreno sarà di proprietà del comune entro poche settimane, l’inizio dei lavori è stimato per i primi mesi del 2015 e l’intervento richiederà un investimento minimo di 4 milioni. Il sindaco Galimberti conclude la lettera ringraziando il premier per l’interessamento e confidando nel suo sostegno (ecco il testo integrale della lettera).
Da Brugherio la richiesta è un pò differente: vogliono la scuola superiore che la città attende dagli anni ’80: «La nostra città vede “disperdersi” i suoi adolescenti, costretti ad uscire da Brugherio per andare a scuola, senza quindi poter offrire, magari negli stessi spazi scolastici, altre attività oltre il tempo di studio», così recita la lettera di Troiano che vorrebbe il sostegno del Governo per quella parte di istruzione che nel suo paese manca.
In poche righe ha fatto anche il punto della situazione del plesso mai sorto: un protocollo d’intesa firmato nel 2007 con la provincia di Milano, il passaggio di competenze nel 2009 alla neoprovincia di Monza e Brianza, la gara d’appalto, l’apertura del cantiere, la posa delle prima pietra e poi dal 2009 più nulla, anche a causa dei vincoli del patto di stabilità che impedisce alla Provincia brianzola di proseguire nei lavori. Ora poi si dovrà affrontare anche la riorganizzazione delle Provincia.
Troiano conclude la sua lettera, inviata oltre che a Renzi al presidente della Regione Roberto Maroni e al presidente della Provincia Dario Allevi, con un appello «dateci una mano e fate in modo che l’impegno per la scuola sia concreto e che il riordino delle Province non ostacoli ulteriormente l’avverarsi di un progetto che la mia città insegue da anni».
E a Monza? sull’argomento hanno preso la parola qualche giorno fa l’Istituto Statale d’Arte/Liceo Artistico Statale di Monza che attraverso una nota stampa, ha riacceso i riflettori sulla sua situazione in cui versa la scuola (ecco il loro appello).
E.S.