Desio e la crisi: piattaforma ecologica, c’è chi fruga nei cassoni e rischia di finirci dentro

7 marzo 2014 | 08:31
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Desio e la crisi: piattaforma ecologica, c’è chi fruga nei cassoni e rischia di finirci dentro

Una donna intorno si infila tra le sbarre e si tuffa letteralmente dentro le vasche. Che fa? Che cerca?

Succede che un giorno carichi un po’ di roba rotta che hai tra casa e garage e ti rechi alla piattaforma ecologica di Desio, in via Einaudi. Che altro non è se non un nome più fine, più green, per chiamare la discarica comunale. Un paio di stendini rotti (perchè cavolo si rompono sempre gli stendini in casa?!? Mah…), quattro ombrelli rotti (quattro! e nel giro di poco tempo…), una coppia di seggioline di plastica da bebè vinte dalle ragnatele. Niente di speciale.

Ma speciale è quello che vedi, quando stai per gettare la roba dentro gli enormi e profondi cassoni della piattaforma. Una donna intorno ai 55, forse 60 anni si infila tra le sbarre – nonostante i cartelli che ne indicano il pericolo – e si tuffa letteralmente dentro le vasche. Prima in quella degli “ingombranti”, poi in quella della carta e cartone. Che fa? Che cerca?

Butto i miei stendini, i miei ombrelli, senza rimpianti. Faccio per buttare le seggioline ma la signora esce dall’apnea dei cassoni, mi blocca e fa, “no queste le prendo io, sono rotte?”. “No signora, solo sporche e vecchie”. “Perfette, per i gatti sono perfette: loro si siedono”. Consegnate.
Per un po’, mi fermo a osservarla. Raccatta riviste, cianfrusaglie, scatole. Cerca, valuta, ributta o accantona. Ha il baule dell’auto aperto e sembra essere lì da ore. “Già – conferma un addetto della struttura – è sempre qui, non ne posso più. Abbiamo segnalato più volte la sua presenza ai carabinieri, ma non possiamo cacciarla. E’ pericoloso? Vero, ma non so cosa fare. Prende vestiti, scarpe, tutto ciò che può servirle. Cosa ne faccia non lo so, lei dice che li dà in beneficenza”. Sarà. “Accattoni? Gente disperata? Ormai non vengono nemmeno più, a parte questa strana signora… ormai la gente non butta più nemmeno le cose, non ha i soldi per comprarle nuove”.