L’ex vice sindaco disperato, “Chiedo proroga sugli oneri o finirò in mano agli usurai”. Butti, “Non si può”

24 marzo 2014 | 01:49
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L’ex vice sindaco disperato, “Chiedo proroga sugli oneri o finirò in mano agli usurai”. Butti, “Non si può”

L’ex vicesindaco Nicola Tallarita, costruttore edile, protesta (in Comune e davanti a una troupe di La7): «Il sindaco non mi concede la proroga per pagare gli oneri di urbanizzazione, mi mette nelle mani degli strozzini».

Il sindaco Paolo Butti vuole fare chiarezza. Nella giornata di mercoledì 19 marzo, una troupe televisiva di La7 si è presentata all’improvviso negli uffici comunali, accompagnata da Nicola Tallarita, costruttore edile e vicesindaco della precedente amministrazione. «Li ho incontrati per caso, erano qui per un servizio sulle recenti vicende della ‘ndrangheta – ha spiegato Nicola Tallarita, che racconta di averli portati con sé in Comune per perorare la sua causa -: ho chiesto al sindaco una proroga per il pagamento degli oneri di urbanizzazione, ma mi è stata ancora rifiutata».

Dal Comune intanto dicono che la proroga non può essere concessa, anche perché, così facendo, si rischierebbe di nuocere ad altri imprenditori. «Seveso inoltre, a differenza di altri comuni dei dintorni, prevede tempi piuttosto lunghi per il pagamento degli oneri di urbanizzazione – precisa il sindaco Butti -, fino a  tre anni. Quel che è stato particolarmente grave – ha continuato il primo cittadino -, è il modo con cui Nicola Tallarita si è espresso: una persona che ha rappresentato le istituzioni dovrebbe sapere che è necessario avere maggiore accortezza».

Nicola Tallarita, d’altra parte, ci tiene a non essere frainteso: «Non sono favorevole alla mafia: voglio un’alternativa – ha dichiarato -. Ho chiesto una proroga perché sono in difficoltà, siamo costretti a svendere – ha ammesso -. Il fatto è che il sindaco, cioè lo Stato, sostiene che io debba pagare gli oneri, che ammontano a 64mila euro, senza offrirmi un’alternativa. Mi obbliga quindi a trovare un’altra soluzione, e quale potrebbe essere se non quella di rivolgermi a certe persone?». L’allusione all’usura è evidente: «Qualcuno che mi possa dare 80mila euro, anche se poi pretenderà di averne indietro 100mila». È illegale, certo, ma «è lo Stato italiano che mi ci sta portando – ha dichiarato il costruttore cinquantenne -. Sono arrivato al punto che andrei a trattare con gli strozzini piuttosto che con il governo mafioso: in Parlamento rubano, e li dobbiamo pure pagare». E conclude con un attacco diretto al sindaco Butti: «Quello favorevole alla mafia è lui, perché è lui che mi sta mandando dai mafiosi, non concedendomi una proroga. Da ex vicesindaco non avevo nemmeno voluto metterlo in difficoltà, promettendogli i soldi entro la fine del 2014, in modo da permettergli di rispettare il patto di stabilità. Ma non ha voluto darmi nemmeno 6 mesi in più».

«Mi preoccupa il fatto che Tallarita non sia il solo sul territorio a credere di poter trovare una soluzione infilandosi nel vicolo cieco dell’usura – ha commentato il primo cittadino di Seveso -. È un problema culturale, dato che l’usura vive sull’omertà: per questo dobbiamo lanciare un messaggio di condanna forte. La mafia, d’altra parte – ha concluso – va ad inserirsi in un contesto ricco ma in declino, per poter trovare appigli: e questa è la situazione nel nostro territorio».

G.S.