“Monza Crea Valore”: dopo lo stop, la rinascita. M5S: Un “cadavere resuscitato”

5 marzo 2014 | 07:50
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“Monza Crea Valore”: dopo lo stop, la rinascita. M5S: Un “cadavere resuscitato”

Un “cadavere resuscitato”: nessuna mezza misura quella utilizzata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Nicola Fuggetta e Gianmarco Novi, per definire “Monza Crea Valore.

Un “cadavere resuscitato”: nessuna mezza misura quella utilizzata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Nicola Fuggetta e Gianmarco Novi, per definire “Monza Crea Valore”, la società costituita quattro anni fa per favorire, attraverso un’operazione di “cartolarizzazione”, un intervento di vendita di parte del patrimonio immobiliare comunale. Obiettivo, questo, che per vari motivi, non è stato possibile conseguire.

Nel tempo, infatti, l’operazione avviata dalla Giunta precedente si è dimostrata impossibile da raggiungere, rendendo pertanto inutile il mantenimento in vita della società. Per queste ragioni nell’aprile 2013 l’attuale giunta guidata dal sindaco Roberto Scanagatti,  ha chiesto al consiglio comunale di deliberare la messa in liquidazione di “Monza Crea Valore”.

A distanza di 11 mesi ecco ora giungere la richiesta di annullamento della delibera per dare una “nuova vita” alla società monzese. La richiesta avanzata nella seduta del parlamentino cittadino ha suscitato immediatamente la polemica da parte dei consiglieri penstellati: «Basta con le fabbriche di poltrone a Monza. – tuonano i grillini – Partecipate, consorzi e affini, con i relativi consigli di amministrazione: spesso e volentieri inutili e dannose zavorre per la comunità. La Giunta, con una clamorosa marcia indietro, vorrebbe rimettere in vita Monza CreaValore, ente la cui liquidazione era stata richiesta dalla Giunta Scanagatti e approvata dal Consiglio Comunale nell’aprile 2013. All’epoca, la decisione era stata salutata con molto favore dalla segreteria del PD locale. Dopo meno di un anno, in Commissione Bilancio, il 6 febbraio viene presentata la riesumazione del cadavere, per usare le parole dello stesso assessore al Bilancio Debora Donvito, ovvero la rimessa in funzione di Monza CreaValore. – proseguono i grillini – Come attuare l’operazione? Occorrono capitali, che verranno versati dalla Camera di Commercio, che acquisirebbe il 50% delle quote. Alla riesumata struttura andranno – così riporta la delibera di giunta – 100mila euro annui per il 2014 e il 2015 a carico dei due soci, ovvero il Comune di Monza e la Camera di Commercio. La somma sarebbe pari a 50mila nel 2016. Un ente che si è dimostrato inutile peso per la comunità non solo non viene eliminato ma addirittura rinforzato. In nome di quale principio? Siamo completamente contrari all’operazione»  hanno dichiarato Fuggetta e Novi.

Sulla vicenda ha espresso i propri dubbi anche il consigliere di Forza Italia, Martina Sassoli: «L’anno scorso abbiamo votato affinchè la società fosse messa in liquidazione e ora ci viene richiesto di mantenerla in vita. Come mai “Monza Crea Valore” non è stata posta in liquidazione subito dopo l’estate? E inoltre, quale sarà il ruolo della ProMonza quando la società prenderà le funzioni turistiche? Rischieremmo di trovarci di fronte a due enti deputati alla stessa funzione?»

Pronta la replica dell’assessore al Bilancio Debora Donvito che ha spiegato all’aula: « Se l’anno scorso avessimo chiuso la società non ne avremmo potuto aprire un’altra, e allora perchè buttare un contenitore? “Monza Crea Valore” avrà un coordinatore, un soggetto della Camera di Commercio con propensioni manageriali». Alle risposte dell’assessore Donvito hanno poi fatto seguito quello del sindaco Roberto Scanagatti che ha aggiunto: «Nell’aprile 2013 in consiglio abbiamo deciso la messa in liquidazione perchè lo società aveva esaurito il suo scopo che però non coincide con quello attuale. La spending review ci impedisce di aderire a nuove società e per questo non l’abbiamo posta subita in liquidazione. Se non avessimo recuperato “Monza Crea Volore” non ne avremmo potuta creare una nuova. La ProMonza, poi, non ha nulla a che vedere con questa società: si tratta infatti di una associazione autonoma che ha una convenzione con il comune per la concessione di alcuni spazi e un contributo».

C’è poi chi, come il consigliere di Insieme per Monza Futura, Marco Monguzzi, ha sollevato la questione dei servizi a suo dire “carenti” nel capoluogo brianzolo:«Abbiamo oggettivamente carenza di servizi, non è stato forse un errore avere messo prima la tassa di  soggiorno e poi istituito la società?».

«Expo è ormai alle porte, e noi dobbiamo correre. – ha risposto l’assessore al Turismo Carlo Abbà – é pertanto necessario proporre dei servizi e contemporaneamente crearli. Se non facessimo così nessuno si accorgerebbe di noi. È necessario affrontare qualche rischio, non ci sono alternative».