Per fronteggiare i gesti estremi ecco spuntare lo “psicologo dell’emergenza”

Introdurre a Monza lo “psicologo dell’emergenza”. Questa la proposta avanzata in consiglio comunale dal capogruppo di CambiaMonza, Paolo Piffer.
Introdurre a Monza lo “psicologo dell’emergenza”. Questa la proposta avanzata in consiglio comunale dal capogruppo di CambiaMonza, Paolo Piffer, per far fronte al tragico aumento nel capolugo brianzolo dei gesti eclatanti di protesta legati alla crisi economica.
«Si tratta di persone che in un momento difficile, mettono in pericolo la propria vita e quella degli altri. – spiega Piffer – E’ chiaro che la grave situazione economica ha un ruolo preponderante in questo genere di dinamiche, ma sarebbe un errore limitarci e non valutare altri aspetti». Politica in primo piano, dunque, per il consigliere monzese che aggiunge: «A nostro avviso la Politica dovrebbe in primis fare una forte autocritica, perché scegliere di strumentalizzare situazioni come queste solo per fini elettorali, non è solo indelicato ma profondamente scorretto. Evitare, inoltre, di far percepire ai cittadini che commettendo un gesto sconsiderato aumentino le possibilità di raggiungere il proprio obiettivo, qualsiasi esso sia. Questo sarebbe davvero pericoloso, e chi lavora quotidianamente nei servizi sociali sa di cosa stiamo parlando».
“Una figura specializzata capace di prevenire certi atti“: questa la proposta di CambioMonza. Un professionista sempre reperibile da parte dell’Amministrazione, esperto nel gestire situazioni estreme. «La Coopresenza delle Forze dell’Ordine e dello Psicologo andrebbe a tutelare ulteriormente la persona in difficoltà e gli Operatori presenti in loco. – conclude Piffer – Ovviamente noi tutti speriamo che fatti come quello successo pochi giorni fa non si ripresentino più, ed esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le persone tristemente coinvolte dall’accaduto».
(nella foto Paolo Piffer)