Monza, via Bergamo sempre più ricca di eventi alternativi: ora è “social street”

18 marzo 2014 | 12:16
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Monza, via Bergamo sempre più ricca di eventi alternativi: ora è “social street”

Dalla piazza virtuale di Facebook alle vie reali di quartiere: il “social street” varca l’oceano e sbarca a Monza. L’iniziativa è partita dai residenti e commercianti di via Bergamo.

Dalla piazza virtuale di Facebook alle vie reali  di quartiere: il “social street” varca l’oceano e sbarca a Monza. L’iniziativa è partita dai residenti e commercianti di via Bergamo, cuore pulsante della movida cittadina, che da qualche settimana attraverso l’istuzione di una pagina creata ad hoc sul noto social network organizzano momenti di convivialità alla riscoperta del quartiere.

ciclabile-via-bergamo-monza-mbVia Bergamo, spesso agli onori della cronaca per la presenza di locali in voga tra giovanissimi e non, si sta dunque lentamente trasformando in suggestiva via ricca di eventi alternativi. La pagina si chiama “Via Bergamo socievole” e tra i monzesi è già un cult. Si tratta di una iniziativa completamente a costo zero orientata al passaggio dall’estraneità alla condivisione. Dallo striminzito “buongiorno” tra vicini alla consapevolezza di far parte di un gruppo.  L’idea parte sul modello di Bologna, pioniera del fenomeno cittadino.

Obiettivo della vivace iniziativa? Trasformare la via in una palestra di buone pratiche, una community del buon vicinato: lezioni di pianoforte in cambio di un’ora di inglese, il materasso che da una cantina “trasloca” in casa di chi non ce l’ha. E ancora: seggiolini per bimbi in prestito, sos per computer in panne, contrasto allo spreco alimentare.

«Si tratta di una splendida iniziativa svolta con il supporto dell’Associazione Proiezione 180 –  spiega il capogruppo monzese di Sel, Alessandro Gerosa – Da quando sono spariti i cortili, la tendenza è di interessarsi ognuno ai fatti propri. Spesso ci si scambia solo un emplice “buongiorno” o “buonasera”.

Questa è un’occasione utile per risolvere i problemi quotidiani di tutti, per tenere la via viva e pulita, aiutare le persone sole e in difficoltà.  I cittadini sono stati in gamba e si sono organizzati in autonomia. Proprio per questo il comune dovrebbe essere di aiuto ad iniziative come questa favorendone la diffusione».