Monza, polemica in consiglio. Scanagatti: “Per Lega e FI dittatura “komunista”? #carnevaleognischerzovale”

3 marzo 2014 | 03:10
Share0
Monza, polemica in consiglio. Scanagatti: “Per Lega e FI dittatura “komunista”? #carnevaleognischerzovale”

Dopo il sit-in di protesta in consiglio comunale dagli esponenti di Forza Italia e Lega Nord, prosegue il botta e risposta tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione sulla questione urbanistica.

Dopo il sit-in di protesta organizzato giovedì scorso in consiglio comunale dagli esponenti di Forza Italia e Lega Nord, prosegue il botta e risposta tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione sulla questione urbanistica riguardante l’adozione della variante parziale al piano dei servizi ed al piano delle regole del P.g.t.

scanagatti-post-fb«Forza Italia  e Lega denunciano a Monza uno stato di dittatura “komunista” e “okkupano” l’aula del Consiglio comunale. #carnevaleognischerzovale» questo il post pubblicato qualche giorno fa dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti. Il primo cittadino risponde con ironia a chi, portando una mascherina di carnevale in aula, lo ha accusato di “gettare la maschera” e di aver instaurato all’interno del parlamentino cittadino una “dittatura comunista”.

Sulla questione si è in seguito espresso anche Marco Sala, Capogruppo del Pd monzese, che punto per punto ha risposto ad ogni singola accusa mossa dai consiglieri di Lega Nord e Forza Italia. «Mancanza di democrazia?...Forza Italia e Lega si sono rifiutati di portare il loro contributo nella discussione generale, non hanno votato nemmeno i loro emendamenti e, alla faccia del risparmio dei costi della politica, quando mancavano solo due emendamenti all’esaurimento dell’oggetto e alla  proposta della maggioranza di terminare l’oggetto, hanno preferito buttare tutto “in caciara” invocando “il golpe” e abbandonando l’aula. Strano “golpe” quello della maggioranza che ha deciso di concludere la votazione mancando solo due emendamenti avendo anche il benestare di M5S  e di Cambia Monza». ha spiegato Sala.

«Il vero primo “golpe” il centrodestra l’ha realizzato rispetto ai cittadini quando con la Giunta Mariani ha tentato di imporre una variante che avrebbe prodotto una colata di cemento sulla città senza precedenti, Cascinazza compresa. Il “secondo vero golpe” il centrodestra l’ha ritentato in questa legislatura rifiutandosi di aggiungersi alla maggioranza nell’approvare l’oggetto che salvaguarda 3 milioni di metri quadri di territorio libero e prevalentemente agricolo, oggetto che prevede anche la diminuzione della portata di alcuni interventi edilizi voluti sempre dal centrodestra. I cittadini sono in grado di capire che se c’è una “linea verde” di coerenza a salvaguardia del territorio è quella del centrosinistra: nella scorsa legislatura opponendosi alla mega variante Mariani, poi cancellandola con una delle prime delibere di questa amministrazione e infine predisponendo interventi come quelli proposti che vanno nella direzione prevista dal programma dell’Amministrazione Scanagatti, cioè quella di uno “sviluppo compatibile” per il territorio della nostra città e per i suoi cittadini».

Alle accuse di mancata democrazia mosse da Forza Italia e Lega Nord, invece, Marco Sala risponde: «Nei tempi delle “gogne” sui socialnetwork… ci inorgoglisce  il fatto che il Gruppo Consigliare del Pd insieme ai consiglieri della maggioranza si riunisca, studi le delibere,  si confronti  e decida assieme  “mettendo nero su bianco” proposte e comportamenti. Se poi qualche consigliera preferisce “perdere tempo” in sterili polemiche sulle pagine di face book, in cerca di qualche pubblicità…prendiamo atto che ognuno ha il suo stile…noi manteniamo con orgoglio e serietà il nostro»!.