Monza, un ricorso al Tar in extremis frena il bikesharing

12 marzo 2014 | 16:36
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Monza, un ricorso al Tar in extremis frena il bikesharing

A causa di un ritardo nella consegna della posta, il Comune ha ricevuto solo in queste ore la notifica di un ricorso depositato entro i termini di legge del 5 marzo

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Il detto reso famoso da Giovanni Trapattoni calza a pennello per il hike sharing monzese. Fino a poche ore fa il progetto per l’allestimento nella città della regina Teodolina del servizio di noleggio bici sembrava pronto per partire: dall’aggiudicazione dell’appalto erano passati i canoni 30 giorni senza che arrivassero ricorsi al Tar e l’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri, si era sbilanciato: “Entro metà marzo partiranno le operazioni”.

Tuttavia, non aveva fatto i conti con i ritardi delle Poste italiane, a causa dei quali il Comune si è visto notificare solo in queste ore il deposito di un ricorso Tar presentato entro il termine di legge del 5 marzo. Insomma, per l’amministrazione comunale, oramai pronta a far partire uno dei progetti centrali sul fronte della mobilità, deve fare marcia indietro e congelare l’intervento. A questo punto, prima di far partire l’operazione sarà necessario attendere il pronunciamento della giustizia amministrativa di primo grado e poi, prevedibilmente, anche di secondo.

Il progetto prevede l’allestimento otto velostazioni nei punti chiave della città come ospedale, scuole, stazione Fs per un totale di 60 bici.