Monza, via Vittorio Emanuele “bombardata”, una buca ogni 30 metri

11 marzo 2014 | 05:39
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Monza, via Vittorio Emanuele “bombardata”, una buca ogni 30 metri

Il tratto fra il ponte dei Leoni e l’incrocio con via Aliprandi è ridotto a un gruviera. Alle buche si sommano rattoppi malfatti e l’inciviltà degli automobilisti

Se il sindaco Ronerto Scanagatti fumasse il sigaro e se indossasse una bombetta potrebbe anche assomigliare a Winston Churcill mentre controlla i danni causati dai bombardamenti su Londra. Monza non è stata bombardata, ma le buche che un paio di settimane di pioggia hanno aperto sulle strade assomigliano ai crateri di un’esplosione.

E il primo tratto di via Vittorio Emanuele, quello che dal ponte dei Leoni arriva fino all’incorcio con via Aliprandi, è un esempio. Anche se è aperto al traffico di auto e furgoni il tratto di via rientra a pieno titolo nel salotto buono della città. Tuttavia, la pavimentazione è ridotta a un gruviera. In trecento metri abbiamo contato dieci buche, una ogni trenta metri, alcune delle quali anche abbastanza pericolose per ciclisti e motocilisti visto che i blocchi di porfido saltati fuori dalla loro sede rotolano tranquillamente in mezzo alla strada.

Poi ci sono i rattoppi che creano dossi e asperità e infine i tombini infossati. Infine, a rendere ancora più compilicato se non addirittura pericoloso il transito contribuisce la sosta selvaggia, tollerabile se si tratta di furgoni che rifoniscono di merce i negozi, un po’ meno se si tratta dei clienti dei negozi.

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