Palazzo Reale, l’arte oltre il tempo. La retrospettiva di Vassily Kandinsky

Fruibile fino al prossimo 27 aprile, presso Palazzo Reale, a Milano, la retrospettiva monografica di Vassily Kandinsky, pioniere dell’arte astratta.
Un viaggio lungo 80 dipinti, e molto di più. Fruibile fino al prossimo 27 aprile, presso Palazzo Reale, a Milano, la retrospettiva monografica di Vassily Kandinsky, pioniere dell’arte astratta, è un imperdibile percorso cronologico nella “presa di distanza” dalla realtà che il genio russo ha scandagliato per tutta la vita. Promossa e prodotta dall’assessorato alla Cultura del comune di Milano, Palazzo Reale, dal Centre Pompidou di Parigi, 24 Ore Cultura, Arthemisia Group, a cura di Angela Lampe e Ada Masoero in collaborazione per l’Italia, la mostra conta sezioni organizzate secondo le principali tappe della vita di Kandinsky e alcuni capolavori internazionalmente riconosciuti, Azzurro cielo (1940), uno degli ultimi dipinti dell’artista – morto nel 1944 – Nel grigio (1919) e Giallo Rosso Blu (1925), solo per citarne alcuni.
Dagli esordi post impressionisti agli albori dell’astratto, passando per l’intensificazione di una pittura che esuli dai concetti di spazio e tempo e arrivando alla teorizzazione dell’uso del colore e delle forme. La vita e l’arte di Kandinsky si sono snodate attraverso un’Europa in preda a cambiamenti drammatici: le guerre mondiali, la rivoluzione socialista russa, le avanguardie. Nel 1937, a Monaco di Baviera, seconda casa dell’artista, ben 50 opere di Kandinsky animarono la celebre mostra sull’Arte Degenerata, voluta da Adolf Hitler.
Diceva Kandinsky: «Mi accontenterei che lo spettatore sentisse in sé la vita interiore delle forze vive adoperate, nella loro relazione, che passando da un quadro all’altro scoprisse ogni volta un contenuto pittorico diverso».
A Palazzo Reale, fino al 27 aprile. Infoline e prevendita: 02 54916; www.kandinskymilano.it