“Spese allegre”: archiviazione per Pippo Civati

Secondo i pubblici ministeri vi è una scarsa rilevanza economica del totale dei rimborsi richiesti. Gli indagati risultano estranei «a quella volontà di approfittamento illecito delle risorse pubbliche»
Il giudice per le indagini preliminari, Gennaro Mastrangelo, ha accolto la richiesta di archiviazione, ma con rinvio degli atti alla corte dei conti, per le accuse di peculato per le presunte spese «allegre» rimborsate con i soldi pubblici del monzese Pippo Civati. Insieme a lui, altri 32 ex rappresentanti sui 92 complessivi del parlamento regionale.
Secondo i pubblici ministeri vi è una scarsa rilevanza economica del totale dei rimborsi richiesti. Gli indagati risultano estranei «a quella volontà di approfittamento illecito delle risorse pubbliche».