Villa Reale, nuova sezione per il ricorso sul bando. L’avvocato di Infrastrutture ai domiciliari

26 marzo 2014 | 00:14
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Villa Reale, nuova sezione per il ricorso sul bando. L’avvocato di Infrastrutture ai domiciliari

Ancora nessuna nuova data ma una novità, non da poco, è lo scandalo che ha travolto i vertici di Infrastrutture Lombarde, arbitro della “partita” che sta riguardando la nuova Villa Reale.

Il provvedimento emesso dal presidente del Tar circa il ricorso presentato da Legambiente e dal comitato “La Villa Reale è anche Mia” conferma che il rinvio dello scorso 11 marzo, giorno in cui era attesa la delibera sulla legittimità del bando di privatizzazione di Villa Reale, indetto da Infrastrutture Lombarde, è da addebitare a una nuova destinazione di competenza (Sezione I) e non, dunque, a una decisione di una delle due parti, come nei giorni scorsi sostenuto dal Consorzio di gestione del Parco e della Villa.

Ancora nessuna nuova data ma una novità, non da poco, è lo scandalo che ha travolto i vertici di Infrastrutture Lombarde, arbitro della “partita” che sta riguardando la nuova Villa Reale. «Non diciamo nulla, – commentano i portavoce del comitato La Villa Reale è anche mia – siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura. Aspettiamo di vedere come andrà a finire. Nient’altro».

Lo scandalo coinvolge da vicino anche lo stesso ricorso, dal momento che l’avvocato difensore di Infrastrutture Lombarde, Fabrizio Magrì, è finito ai domiciliari nell’ambito della maxi inchiesta.