Arcore, caso Escort: «Sconcertante quadro della vita privata di Berlusconi»

30 aprile 2014 | 00:42
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Arcore, caso Escort: «Sconcertante quadro della vita privata di Berlusconi»

“Una fiorente attività di esercizio della prostituzione, indotta, favorita e sfruttata” da Gianpaolo Tarantini e compagni, è come i giudici di Bari hanno descritto si sarebbero svolte le cene a casa dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Una fiorente attività di esercizio della prostituzione, indotta, favorita e sfruttata” da Gianpaolo Tarantini e compagni, è come i giudici di Bari hanno descritto si sarebbero svolte le cene a casa dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante il processo a carico di Tarantini ed altre sei persone, tra cui “l’Ape Regina” Sabina Began, con riferimento alle motivazioni della sentenza di condanna di un avvocato.

Sono circa 150 le pagine di motivazione alla sentenza che lo scorso dicembre ha visto condannare per rito abbreviato l’avvocato Salvatore Castellaneta per sfruttamento della prostituzione, dove vengono descritte le cene a Villa San Martino e Palazzo Grazioli come “una fiorente attività di prostituzione, dove le ragazze erano prostitute o aspiranti tali in cerca di affermazione nel mondo dello spettacolo”. Sempre secondo i giudici Tarantini aveva messo in piedi una vera e propria agenzia di reclutamento per le ragazze. A comparire sul banco dei testimoni, oltre a Tarantini e lo stesso Berlusconi, sarà proprio Sabina Began, definita dagli inquirenti l’organizzatrice delle feste a casa dell’ex Premier.