Il cielo del mese in Brianza: aprile

2 aprile 2014 | 00:23
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Il cielo del mese in Brianza: aprile

Ogni mese vi illustreremo gli eventi più importanti da osservare nelle ore notturne, semplicemente puntando lo sguardo verso la volta celeste.

Ed eccoci ad Aprile…..

Domenica 6 la Luna ci permetterà di rintracciare in cielo Giove, essendo circa 6° a sud del pianeta. Giove, il più grande pianeta del sistema solare, sarà visibile tutto il mese nella costellazione dei Gemelli. Questa è una delle costellazioni dove la stella più luminosa non è l’alfa Castore di magnitudine 1,93 , ma la beta Polluce di magnitudine 1,15. Qualcuno ipotizza che una delle due stelle abbia cambiato la propria luminosità negli ultimi secoli, ma non tutti sono d’accordo con questa spiegazione, anche perché esistono, anche se poche, altre situazioni simili.

La scala con cui sono misurate le magnitudini (luminosità) si fa risalire ad Ipparco di Nicea e divideva le stelle visibili ad occhio nudo in sei classi. Le stelle più luminose erano dette di prima magnitudine (m = +1), quelle brillanti la metà erano di seconda magnitudine, e così via fino alla sesta magnitudine (m = +6), che è il limite della visione umana ad occhio nudo (senza un telescopio o altri aiuti ottici).Nel 1856 Pogson definì una stella di prima magnitudine 100 volte superiore ad una di sesta, per cui ora la differenza fra due classi è di 2,512 volte. In base a ciò la Luna è di m= -12 e il Sole m= -26

Martedi 8 alle 23,03 Marte sarà in opposizione al sole; significa che la Terra si trova fra Marte e il Sole sulla stessa retta.  Quella di questo anno non è una “grande opposizione” come quella del 2003 quando il pianeta rosso si trovava a 0,373 UA contro le 0,621 attuali (l’unità astronomica “UA” equivale alla distanza media Terra-Sole, circa 150 milioni di km).  Marte sarà visibile appena farà buio a est, nella costellazione della Vergine e sarà circa 6° a nord della sua stella più luminosa di nome Spica.

Domenica 13 aprile toccherà a Vesta essere in opposizione. Vesta è uno dei corpi più grandi della fascia degli asteroidi, una regione del sistema solare situata tra le orbite di Marte e Giove ed ha una magnitudine di  5,8 per cui potrebbe essere visibile anche ad occhio nudo da cieli non inquinati. Sarà però difficile individuarlo sulla volta celeste, non avendo riferimenti importanti per rintracciarlo; noi vi rimandiamo alla cartina della Vergine dove potrete notare vicino a Vesta anche Cerere di cui parleremo più sotto. Fateci sapere chi è riuscito a rintracciarli.

Lunedi 14, appena farà buio, si potrà facilmente rintracciare Marte perché si trova un po’ più a sud della Luna.

Martedi 15 il pianeta nano Cerere si trova in opposizione al Sole. La definizione di “pianeta nano” è nata il 24 agosto 2006 quando la Commissione Internazionale ha deciso di “declassare” Plutone. Cerere si trova nella fascia principale degli asteroidi che contiene numerosi corpi di forma irregolare.  Circa metà della massa della fascia è compresa nei quattro asteroidi più grandi: Cerere , Vesta, Pallade, e Igea. Questi hanno diametri di circa 400 km, mentre Cerere, l’unico pianeta nano della fascia, misura circa 950 km ma, nonostante sia il più grande, non è luminoso quanto Vesta.

Giovedi 17 il pianeta Saturno si troverà nella costellazione della Bilancia, abbastanza vicino alla Luna che sorge verso le 23. Di Saturno possiamo osservare gli anelli, anche con piccoli telescopi. Se il luogo di osservazione è abbastanza buio allora si possono distinguere anche Titano e Rhea che sono i due suoi satelliti più grandi.

Martedi 22 la Terra attraverserà una nuvola di polvere lasciata dalla cometa C/1861 G1 (cometa Thatcher) ed avremo la possibilità di osservare le Liridi, meteore che sembrano provenire dalla costellazione della Lira (ZHR=18). Lo ZHR = Zenithal Hourly Rate (Tasso Orario Zenitale)  di uno sciame meteorico è il numero di meteore che un osservatore sarebbe in grado di osservare in un’ora, sotto un cielo buio e terso (quindi con magnitudine limite 6,5), se il radiante dello sciame fosse allo zenit. Per cui è un indice di numero di meteore all’ora.

Le simulazioni sono realizzate con il programma “PERSEUS” di Filippo Riccio http://www.perseus.it/.