Lissone e Vedano, la campanella scatena l’inferno (di macchine e clacson)

A Vedano al Lambro e Lissone, al suono della campanella, si scatena l’inferno, leggasi sosta selvaggia e senza esclusione di colpi (di clacson).
Per una volta, i più contenti per la chiusura delle scuole (mancano ormai meno di due mesi) non saranno gli stessi ragazzi ma i residenti nelle vicinanze dei complessi scolastici. A Vedano al Lambro e Lissone, al suono della campanella, si scatena l’inferno, leggasi sosta selvaggia e senza esclusione di colpi (di clacson). Macchine in doppia fila, anche tripla e piazzate davanti ai cancelli. Racconta Serena, vedanese residente in via Italia, nelle immediate vicinanze della scuola Giovanni XXIII: «Capita che quando chiediamo che si spostino per entrare in casa nostra qualcuno abbia il coraggio di dirci di aspettare. Allucinante, ma è successo».
E i vigili? «A Vedano c’è, ci mancherebbe. Ma si dedica a fare attraversare i ragazzi, giustamente. Basterebbe un po’ di buon senso da parte dei genitori o dei parenti vari. Ai miei tempi da scuola si tornava in bicicletta o a piedi».
Anche a Lissone la situazione non è delle migliori, disagi segnalati presso la scuola Farè ed Europa Unita, dove la vicinanza con alcune aziende e le manovre di mezzi pesanti intensificano i problemi. La polemica corre sui social, scrive una lissonese: «Assurdo! Nuova puntata scuola Farè, anche oggi trovandimi con l’auto bloccata da quelle parcheggiate sul marciapiede mi sono rivolta alla proprietaria facendogli notare che oltre tutto era in divieto di sosta. Risposta: ha chiamato i carabinieri! Li sto aspettando con ansia, ma la signora è andata via!».
Domani, mercoledì 16 aprile, nella sala polifunzionale della Biblioteca Civica sarà presentato ai cittadini il Piano Urbano del Traffico, redatto anche con le segnalazioni degli stessi lissonesi, chiamati in causa dallo scorso autunno. Tutta la cittadinanza è invitata.