Lissone, vade retro slot. Arriva la “bolla” che protegge dall’azzardo

29 aprile 2014 | 00:10
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Lissone, vade retro slot. Arriva la “bolla” che protegge dall’azzardo

Continua la guerra tra l’amministrazione comunale di Lissone e il gioco d’azzardo. Ora c’è anche una distanza di sicurezza, 500 metri.

Continua la guerra tra l’amministrazione comunale di Lissone e il gioco d’azzardo. Ora c’è anche una distanza di sicurezza: 500 metri tra le macchinette e i luoghi sensibili. A seguito della legge regionale dell’ottobre 2013, la giunta lissonese ha stabilito che le nuove apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito non potranno essere installate a meno di 500 metri di distanza dai “luoghi sensibili” presenti sul territorio. Si forma, dunque, una “bolla” no slot che nelle intenzioni dovrà proteggere alcune fasce sociali, ritenute più vulnerabili. Dove?

Verrà garantita rispetto a scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture sanitarie e sociosanitarie, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.

“Prevenire”, questa la parola d’ordine in termine di ludopatia nella città del mobile. Ultimo tassello di un percorso iniziato dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale di una mozione sul tema, alla quale è seguita l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità e contro il gioco d’azzardo” e la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Tutela della salute tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo” consegnata nel mese di aprile a Roma al Presidente della Camera Boldrini. E ancora la promozione degli esercizi “No slot” e il riconoscimento di uno sconto sulla Tares nel 2013 per li esercizi commerciali privi di slot.