Melazzini a Monza per illustrare nuova legge “Impresa Lombardia”

10 aprile 2014 | 09:29
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Melazzini a Monza per illustrare nuova legge “Impresa Lombardia”

L’assessore regionale ha partecipato a un incontro in Camera di commercio per presentare i provvedimenti del Pirellone a favore delle imprese

Fiducia, sussidiarietà, responsabilità e innovazione: sono questi i quattro principi su cui poggia la legge regionale “Impresa Lombardia” approvata lo scorso 11 febbario dal Consiglio regionale.

A quasi due mesi di distanza dal via libera l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mario Melazzini, ha partecipato a Monza a un incontro in Camera di commerio per presentarne contenuti e punti di forza. L’appuntamento fa parte di un tour iniziato lo scorso 25 marzo a Bergamo per far conoscere le misure regionali a favore delle stesse imprese, in particolare la nuova legge Impresa Lombardia. “Il punto di partenza è l’accordo per la competitività – ha commentato Melazzini -. Vale a dire lo strumento negoziale sottoscritto da tutti i soggetti interessati (impresa, enti locali, sistema camerale, associazioni di categoria, parti sociali e fondazioni bancarie) per definire diritti e obblighi reciproci, dai tempi al numero di posti di lavoro previsti, passando anche per incentivi fiscali”. Oltre ovviamente a un imprenditore che creda fermamente nel progetto.

“La nuova legge regionale sulle imprese è una legge importante perché mette al centro l’impresa. E ancora una volta dimostra che le istituzioni più vicine ai cittadini, come la Regione servono, e ci aiutano a focalizzare meglio le necessità e le specificità dei territori – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza. Questa nuova legge Regionale rafforza le collaborazioni, già in atto da tempo, con le Camere di commercio sia sul fronte della promozione che su quello della semplificazione amministrativa”.

Gli altri passaggi chiave sono interventi di facilitazione di accesso al credito, interventi di facilitazione dell’accesso al credito, il circuito di moneta complementare (strumento elettronico di compensazione locale per lo scambio di beni e servizi) e, infine, riduzione del carico fiscale.