Micron: i lavoratori dicono sì all’accordo. Soddisfatta anche la dirigenza

16 aprile 2014 | 22:45
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Micron: i lavoratori dicono sì all’accordo. Soddisfatta anche la dirigenza

Plebiscito da parte dei lavoratori Micron che lunedì e martedì hanno votato l’accordo siglato lo scorso 9 e 10 aprile al ministero dello sviluppo economico. A Vimercate ed Agrate i voti favorevoli sono 409, quasi il 97% del totale.

Plebiscito da parte dei lavoratori Micron che lunedì e martedì hanno votato l’accordo siglato lo scorso 9 e 10 aprile al ministero dello sviluppo economico. A Vimercate ed Agrate i voti favorevoli sono 409, quasi il 97% del totale.

Se prima del voto qualche dubbio poteva aleggiare, dopo la votazione di ieri sono totalmente spariti: oltre alla percentuale brianzola, anche in Campania e Sicilia, seppur non in modo clamoroso, i consensi sono arrivati al 70% portando la media a livello nazionale all’87%.

“Abbiamo ricevuto un consenso netto dai lavoratori che hanno trovato l’accordo ragionevole – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl – oggi abbiamo spedito a Roma il documento firmato dando di fatto il via all’iter. Non sappiamo ancora quando partirà la cassa integrazione e i conseguenti trasferimenti in St e reintegri in Micron: molto probabilmente si andrà dopo il ponte di Pasqua, forse al 5 maggio”.

L’accordo passato dai voti dei dipendenti prevede: delle 419 posizioni a rischio, si devono togliere 14 persone che in questi mesi hanno lasciato l’azienda. Ai 405 rimasti vanno tolte 85 persone che Micron non licenzierà più (ancora da decidere la suddivisione sui tre siti di Agrate, Catania e Arzano). Se ci saranno disponibilità, l’azienda è pronta a trasferire 102 dipendenti, di cui 62 all’estero e 40 in Italia con un incentivo una tantum di 30mila euro.

STMicroeletronics assumerà 170 unità di cui 82 ad Agrate, 41 a Catania e 17 ad Arzano. Dal conto mancano 30 persone, per cui l’azienda deve ancora decidere: molto probabilmente ad Agrate verranno assorbiti altri 10 posti. Per la mobilità volontaria l’azienda ha aumentato le mensilità passando dagli iniziali 18 mesi ai 28 messi sul tavolo ieri sera.

La cassa integrazione che durerà 12 mesi, sarà a rotazione trimestrale e con una importante integrazione alla stipendio di 500 euro ogni mese: chi andrà in ST invece, nell’attesa del passaggio, prenderà l’assegno di cassa più 200 euro di integrazione ogni mese e 2500 euro al passaggio da Micron a ST.

“Nelle prossime settimane capiremo quante persone sono decise a lasciare l’azienda e prendere l’incentivo – afferma Redaelli – come sindacato monitoreremo che i patti siano rispettati in ogni punto, soprattutto nella rotazione della cassa integrazione e nell’integrazione allo stipendio”.

Soddisfazione anche da parte dell’azienda e da Raimondo Castellucci, Senior Director of General Administration di Micron Semiconductor Italia, che ha dichiarato: “In questa delicata vertenza, abbiamo potuto toccare con mano il forte impegno del Governo, dei sindacati e dell’azienda nel trovare una soluzione favorevole nell’interesse della Micron e dei lavoratori coinvolti. La microelettronica è un settore molto dinamico, in cui le imprese devono essere pronte ad affrontare in tempi rapidi cambiamenti significativi per restare competitive nel lungo periodo. E’ perciò fondamentale sviluppare strategie che vedano il contributo di tutti gli stakeholders coinvolti: aziende di settore, sindacati e istituzioni a livello nazionale e locale.  L’accordo appena raggiunto è una dimostrazione della capacità di lavorare insieme per costruire soluzioni efficaci nell’interesse di tutti.”