Monza, controviale di Viale Lombardia. Lettera di protesta

9 aprile 2014 | 04:31
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Monza, controviale di Viale Lombardia. Lettera di protesta

Viale Lombardia: cittadini sul piede di guerra. Mancano poche settimane all’ultimazione dei lavori del sopratunnel ma le polemiche non si arrestano

Viale Lombardia: residenti e commercianti sul piede di guerra. Mancano ormai poche settimane all’ultimazione dei lavori del sopratunnel della SS36 ma le polemiche da parte di alcuni monzesi pare non abbiano intenzione a placarsi. Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta alla nostra redazione a firma di 1040 tra residenti, commercianti, inprenditori e dipendenti della zona.

«Con la presente vogliamo rimarcare, laddove necessario, il nostro sdegno e la nostra indignazione a seguito delle comunicazioni inviataci via mail dall’assessore Paolo Confalonieri, in data 19.03.14 e 21.03.14 con le quali ci confermava la totale indisponibilità  a recepire  le nostre sollecitazioni già enunciate in svariate sedi  relativamente ai problemi di sicurezza verificatesi dopo la posa delle barriere di separazione del “controviale” dal viale Lombardia tratto Sud a causa dell’insufficiente spazio esistente  tra il marciapiede e le barriere stesse. Tale indisponibilità risulta ancor più inaccettabile a fronte dei numerosi incidenti finora verificatesi ultimo dei quali quello accaduto giovedi 13 u.s. che fortunatamente non ha visto coinvolti pedoni e/o ciclisti. Nonostante quanto da noi doviziosamente rappresentato nella nostra ultima e-mail del 20.03.2014, l’Assessore Confalonieri ci ha risposto in maniera approssimativa e del tutto  inadeguata. […] Ecco le anomalie ed omissioni che caratterizzano la risposta di Confalonieri:

  • La formula di chiusura del verbale sottoscritto in Prefettura testualmente recita: “Il verbale viene letto ed approvato da tutti”. Ciò significa, solo ed esclusivamente, che il contenuto del verbale stesso è stato letto alla presenza degli interessati  e che il contenuto rispecchia fedelmente quanto verbalmente espresso da tutte le parti intervenute. Altra cosa è affermare, come si vorrebbe artatamente far intendere da Confalonieri, che tale dizione vada diversamente interpretata ed implichi tacita od implicita accettazione delle soluzioni proposte.
  • Il presunto o assunto numero di veicoli provenienti dalla rotonda di S.Fruttuoso, non pare essere tale da gravare sulla fluidità della circolazione, dal momento che a monte del tratto in questione (civico 228-232) nessuna lamentela ci risulta essere stata espressa in proposito né dai residenti né dai commercianti. Oltretutto a quell’altezza, la larghezza della strada risulta adeguata al flusso di traffico in transito. Inoltre, il flusso rilevato da ANAS è riconducibile esclusivamente a poche ore di punta rispetto al resto della giornata ove  il traffico rientra nei normali canoni e parametri riconducibili  alla viabilità ordinaria. Inoltre, come già evidenziato in vari sopralluoghi alla presenza dello stesso Confalonieri, le auto provenienti dalla SS36 si immettono nel controviale con manovre pericolose per evitare la coda in uscita dal tunnel (altezza Mobil Money).
  • Non è mai stato richiesto, da parte dei residenti, l’eliminazione della uscita dalla SS36 verso l’imbocco A52 all’altezza di via De Vizzi che anzi, a nostro avviso, può e deve rimanere. E’ stata invece fermamente richiesta l’eliminazione della corsia d’immissione a fronte Guffanti nella SS36 perché rivelatasi a tutti gli effetti e, per le conseguenze sopra esposte, deleteria in tutti i sensi per i residenti ed i commercianti della zona. Appare quindi totalmente pericoloso, dannoso, controproducente e ridicolo incanalare il traffico proveniente da Monza (solo in parte) nel già congestionato flusso in uscita dal tunnel per poi farlo di nuovo uscire  300Mt. più a Sud per immettersi in A52.

Tutto ciò premesso, ed in considerazione che, come più volte ribadito, la totalità dei residenti e dei commercianti presenti nel tratto in questione rappresentano circa il 90% del totale degli insediamenti  rispetto a tutta la lunghezza  di viale Lombardia, ribadiamo la nostra totale indisponibilità ad accettare qualsiasi soluzione diversa da quella che preveda l’annessione della prima della quattro corsie in direzione Milano. Non accettiamo che dopo mesi di incontri, confronti, e proposte collaborative avanzate dai residenti  e dai commercianti ci venga in buona sostanza, risposto: “Abbiamo trovato la soluzione dei vostri problemi: restringeremo  la larghezza dei marciapiedi ad un metro e, laddove necessario, la loro altezza sarà portata a raso”. In questo contesto, come si concretizza la “riqualificazione” del soprasuolo nel tratto che ci riguarda? Come viene salvaguardata la nostra sicurezza per poter transitare a piedi lungo il controviale  per portare i nostri figli in carrozzina, oltre ai disabili verso il centro del quartiere di S.Fruttuoso al quale, evidentemente, apparteniamo  solo geograficamente? Già l’anno scorso abbiamo raccolto 140 firme con le quali, oltre al marciapiede, chiedevamo anche una pista ciclabile così come è stata realizzata lungo tutto il viale Lombardia: a noi è stata negata! Non ci è stato lasciato neppure lo spazio fisico per poter transitare in bicicletta senza correre il rischio di essere investiti o schiacciati contro le attuali e mal posizionate barriere! Sempre in termini di sicurezza, ribadiamo che la situazione attuale non consente le normali operazioni di intervento da parte di mezzi di soccorso quali ambulanze e/o mezzi dei Vigili del Fuoco. Non meno importante è il problema dei parcheggi a seguito del recente posizionamento del divieto di sosta lungo il controviale (?!). Come si può pensare che questo non abbia pesanti ricadute sulle circa 100 famiglie di residenti? Non accettiamo che venga offesa la nostra intelligenza, non accettiamo di essere ghettizzati, non accettiamo di essere curati subendo la proposta equivalente a quella  dell’ eutanasia!

Chiediamo quindi un intervento urgente e risolutivo, poiché ciascuno di noi – Istituzioni in primis – è chiamato a impegnarsi affinché non si verifichino episodi che superino per gravità quelli già registrati nei giorni scorsi».