Brugherio, la maggioranza approva il bilancio “delle tasse”

7 maggio 2014 | 07:08
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Brugherio, la maggioranza approva il bilancio “delle tasse”

Le tasse sono l’elemento fondamentale che durante l’approvazione del Bilancio di previsione della Giunta Troiano hanno spaccato in due il consiglio comunale di Brugherio

Tasi al 3 per mille, Imu per la seconda casa al 10,6 per mille, Tari alta in base alle metrature e Irpef allo 0,8%. Le tasse sono l’elemento fondamentale che durante l’approvazione del Bilancio di previsione della Giunta Troiano hanno spaccato in due il consiglio comunale di Brugherio e animato le proteste dell’opposizione e di parecchi cittadini.

Il bilancio da quasi 40 milioni di euro con un avanzo di 3 milioni è stato dunque approvato dalla maggioranza, astenuto soltanto Carlo Nava di Uno Sguardo Oltre, ma con l’opposizione sul piede di guerra per la bocciatura di parecchi emendamenti. Ha votato contro persino Vincenzo Panza di Progetto Brugherio che si era inizialmente allineato con la maggioranza per le linee programmatiche. Secondo lui sono state tradite soprattutto nella lotta agli sprechi che sarebbe inesistente.

Da parte sua il sindaco Marco Troiano e la maggioranza difendono invece tutte le scelte sottolineando le scelte e gli investimenti su sociale e lavoro. «È facile dire che non avremmo dovuto mettere tasse, ma in realtà bisogna avere coraggio nell’ammettere che è impossibile rinunciarvi per andare avanti e dare dei servizi ai cittadini».

E se da una parte Maurizio Ronchi, ex sindaco della Lega Nord, critica il fatto che il Comune non aiuterebbe i lavoratori e le aziende brugheresi, privilegiando le cooperative, dall’altra Roberto Assi di Brugherio Popolare Europea, carte alla mano, dimostra che le tasse potevano essere tenute di un punto più basse. Come? «Basta tagliare i 337 mila euro di spese correnti e noi stessi consiglieri siamo pronti a rinunciare a gettoni di presenza e altri benefit, nonché le consulenze esterne – ha detto – poi evitare di usare i 3 milioni di disavanzo per ripianare i mutui anticipatamente con una penale di 100 mila euro e magari pensare a fare qualcosa per la città; persino i tecnici comunali e i revisori dei conti ci hanno confermato che tutto ciò era possibile, ma la Giunta di sinistra non ha voluto rinunciare a risparmiare 24 mila euro all’anno con l’estinzione dei mutui, in cambio di tasse più alte!».