‘Il treno per la memoria”: prossima fermata a palazzo Arese Borromeo

29 maggio 2014 | 06:11
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‘Il treno per la memoria”: prossima fermata a palazzo Arese Borromeo

La serata di testimonianza si terrà in sala Aurora, alle 20.30. Gli studenti proporranno alla cittadinanza testi, riflessioni e filmati frutto della loro esperienza.

“In treno per la memoria” è un viaggio di quasi 2000 chilometri e di poco meno di settant’anni, quello effettuato dall’8 al 12 aprile scorsi da 21  studenti di varie classi dell’IIS Ettore Majorana, accompagnati da 4 docenti. La prossima fermata sarà venerdì 6 giugno a palazzo Arese Borromeo.

620 studenti tutti insieme per un’esperienza unica: un viaggio su rotaia con partenza da Chiasso, che gli studenti cesanesi hanno effettuato insieme ad altri 620 giovani, studenti come loro, provenienti dal liceo Frisi, dall’Ipsia e dall’Isa liceo artistico di Monza, oltre che da scuole di tutte le province della Lombardia, alla volta dei campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. La serata di testimonianza si terrà in sala Aurora, alle 20.30. Gli studenti insieme ai lavoratori ed ai pensionati che li hanno accompagnati nel viaggio, proporranno alla cittadinanza testi, riflessioni e filmati frutto della loro esperienza. La serata, che gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è stata promossa da CGIL e CISL Brianza e Lombardia attraverso il Comitato “In treno per la memoria”, che anche per quest’anno ha proposto il progetto “In Treno per la  memoria – Auschwitz 2014”.

“L’appuntamento del 6 giugno – ha dichiarato l’assessore alla formazione, istruzione e sport Barbara Strada – rappresenta l’ennesimo impegno della nostra collettività per conservare la memoria del passato, per far sì che drammi quale l’olocausto non abbiano mai più a ripetersi. Se oggi è scontata la condanna dell’assurda logica delle leggi razziali, culminata con la persecuzione e lo sterminio del popolo ebraico, è altrettanto importante riflettere sul significato e sulle potenzialità cui nuove forme di nazionalismo e di xenofobia potrebbero condurre”.